HEG, partner cinese di Samsung, che per il colosso sudcoreano costruisce smartphone, lettori DVD ed altri dispositivi elettronici, assume studenti e li costringe a lavorare in condizioni pessime; l’organizzazione China Labor Watch (CLW) ha così accusato la casa sudcoreana di essere responsabile dei maltrattamenti che il partner infligge ai suoi dipendenti. Oltre al processo con Apple, ecco una nuova tegola e nuovi problemi in arrivo per la Samsung che si vede coinvolta in un’accusa di maltrattamenti. In particolare, secondo un’indagine condotta dalla CLW, sono gli stabilimenti di Guandgdong ad essere nel mirino, dove lavorerebbero un sacco di ragazzi sotto i 14 anni in condizioni pessime. Le indagini sono state consegnate alle forze dell’ordine degli Stati Uniti per sensibilizzare sia figure politiche di spicco, che l’opinione pubblica, che alcune delle principali società americane, sul tema che coinvolge ad oggi un gran numero di ditte operanti nel settore tecnologico.
Le accuse mosse nei confronti di HEG e, quindi di conseguenza, anche nei confronti di Samsung, riguardano aspetti già noti per le vicende legate a Foxconn: maltrattamenti, orari di lavoro esagerati, condizioni lavorative al limite della pericolosità per la salute e paghe estremamente basse. Dei circa duemila dipendenti di HEG, circa l’80% risulta essere composto di studenti assunti solo per il periodo estivo, in seguito ad alcuni accordi stretti con le scuole del luogo.
Il gruppo, quindi, non attuerebbe nessun controllo per quanto concerne l’età dei propri dipendenti, violando così le leggi cinesi che impediscono di assumere lavoratori al di sotto dei 16 anni e l’orario di lavoro, nonostante l’HEG sostenga tutta un’altra tesi, è veramente massacrante: parliamo di 11 ore al giorno per sei giorni la settimana a paghe veramente bassissime.
Da parte di HEG non sono finora pervenuti commenti, mentre Samsung ha sottolineato che già in passato aveva avviato indagini private, senza per altro riscontrare fatti anomali e ha ribadito comunque di tornare di nuovo a controllare la situazione all’interno degli impianti per verificare che i lavoratori non subiscano abusi di qualsiasi genere.