A denunciare Del Giacco, che all’epoca dei fatti era trentenne, erano stati gli stessi ragazzini sue vittime. L’uomo li aveva invitati a casa sua con la scusa di mostrare loro tecniche di gioco e registrazioni di partite, in realta’ video pornografici, e poi li avrebbe molestati. A seconda delle reazioni del ragazzo, l’allenatore si spingeva in approcci che, però, secondo l’accusa, non sarebbero mai degenerati in rapporti sessuali completi. Proprio per questo motivo sulla condanna ha pesato la “tenuità” dei fatti ed è stata di 3 anni anzicchè di 5 come richiesto dal pm .