Il museo, che è ospitato in una sala di 150 metri quadrati nel quartiere di Castro, racconta insieme a quello di Berlino, degli ostacoli che gli omosessuali hanno affrontato in questi difficili anni di storia. Tra i vari reperti che è possibile ammirare all’interno figurano gli occhiali da sole rosa di Harvey Milk , alcuni manoscritti di attivisti e dei sex toys. Alle pareti si legge una frase tratta a un pamphlet del 1978 del Progetto di Storia Gay di San Francisco:
"Hanno bruciato le nostre lettere, hanno cancellato i nostri nomi, hanno censurato i nostri libri, hanno dichiarato inqualificabile il nostro amore e hanno negato la nostra stessa esistenza. "
"Abbiamo fatto del nostro meglio per creare un museo così ricco, diverso e sorprendente come è la stessa comunità lgbt. Chiunque visiterà il museo – gay, lesbiche, bisessuali, transgender o etero che sia – è certo che si commuoverà, imparerà e capirà”, ha affermato Paul Boneberg, direttore della Società Storica GLBT di San Francisco".
L’apertura del museo è stata preceduta da una mostra di undici mesi ,(tenutasi poco dopo l’uscita del film Milk ) ed è servita per valutare la fattibilità del progetto. Al momento il museo ha due esposizioni in corso: una denominata “nostro passato gay” e una che raccogliere la collezione della Società Storica GLBT di San Francisco.
Fonte: http://gaymagazine.it/2011/01/13/san-francisco-il-primo-museo-gay-made-in-usa/
Vi abbraccio
Marco Case