Tutta la storia modenese è permeata del ricordo di San Geminiano. Di questo personaggio e delle leggende a lui legate mi riservo di scrivere in altra occasione.
La Festa
Il 31 gennaio di ogni anno la città si ferma per celebrare il proprio patrono San Geminiano. La festa è caratterizzata dal folklore legato al culto del santo vissuto nel quarto secolo dopo Cristo, con l'esposizione in Duomo....
...delle reliquie di colui che è stato cronologicamente il secondo vescovo di Modena, il più amato dalla comunità.
Nel corso della mattina si svolge il Corteo Storico che parte dal palazzo comunale: le autorità civili cittadine offrono ceri e olio per la lampada che illumina il sepolcro del santo situato nella Cripta del Duomo.
Centinaia di bancarelle, come il 17 gennaio giorno di Sant'Antonio (ne ho parlato QUI) popolano fino a sera il centro storico.
Sono, questi, i "giorni della merla". La tradizione li identifica come i più freddi di tutto l'inverno e un detto dialettale definisce così il parono della mia città
San Zémian da-la bèrba bianca
Ovviamente la barba bianca è la neve
( e viene definito così anche Sant'Antonio).Guardate un po' come si è presentato ,
questo giorno,
lo scorso anno:
Trenta centimetri di neve in una giornata.
Ultima volta: 31 gennaio 1956.
Chissà se quest'anno replicherà?!