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San Giorgio omaggia Troisi: presto due murales sulla vita di Massimo

Creato il 18 marzo 2016 da Vesuviolive

Massimo Troisi 1

San Giorgio a Cremano – La celebre città natale di uno dei personaggi più spontanei e amanti della sua Napoli, Massimo Troisi, ha deciso di aprire i battenti alla street art cittadina. Difatti è stata approvata dalla giunta comunale presieduta dal sindaco Giorgio Zinno (PD) una normativa per la promozione e valorizzazione della street art su spazi pubblici e privati.

Il sindaco, da tempo, sta pensando alla riqualificazione stradale attraverso l’arte della strada. La normativa approvata dalla giunta, e non ancora dal consiglio comunale, prevede che siano utilizzate per la street art solo le pareti di immobili messe a disposizione da enti pubblici o privati, le quali saranno individuate con un apposito censimento. Saranno escluse invece gli edifici che sono sotto la tutela del patrimonio artistico, ambientale e architettonico.

Sempre nel rispetto della normativa, sarà l’amministrazione a decidere l’oggetto della street art. I primi due murales che saranno realizzati, una volta approvato il regolamento anche dal consiglio comunale, sono quelli che hanno come soggetto Massimo Troisi: i due murales avranno come tema “LA VITA E I FILM DI MASSIMO TROISI“. I luoghi individuati per la realizzazione dei due murales sono due: il primo sulla facciata dell’ex Palazzo Bruno in piazza Troisi e l’altro lungo il perimetro esterno del Palavaliero, in via Manzoni.

In questi giorni verranno pubblicati sul sito del comune due bandi: uno indirizzato a coloro che vogliono partecipare e essere protagonisti nella realizzazione di queste opere di street art. L’altro destinato a coloro che, con sponsor e progetti artistici, sono interessati a copreri una parte o tutta la spesa necessaria per la realizzazione del murales.

Questo quanto evidenziato dal sindaco di S.Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, sul suo profilo fb: “San Giorgio a Cremano è chiamata sempre più a mostrare la propria identità urbana anche fuori dal perimetro della città perdendo la connotazione di periferia di Napoli, ma assumendo al contrario quella propria di “città d’arte” e luogo di valorizzazione del patrimonio culturale e dei talenti nostrani. Inoltre solo attraverso un nuovo modo di intendere il rapporto tra Amministrazione e cittadini, in un’ottica di collaborazione e di costante dialogo, all’interno di processi e regole definite si può arrivare ad affermare l’idea della piena condivisione della cosa pubblica. Infatti tale intervento è stato sollecitato anche da più di 500 cittadini che chiedevano la realizzazione di queste opere.


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