Se arrivate a Rimini seguendo il vecchio tracciato della Via Emilia, non entrate subito in città. Prima di attraversare il Ponte di Tiberio e farvi rapire dall’incanto del centro storico, concedetevi una sosta per riempirvi gli occhi, il cuore e l’anima dell’atmosfera che si respira nel caratteristico borgo San Giuliano.
Inoltratevi tra le strette viuzze del borgo e lasciatevi affascinare dalle case dai tenui colori pastello; affacciatevi sulle piazzette che si aprono qua e là e fatevi pervadere dal sapore di vita d’altri tempi;
curiosate tra le facciate degli edifici e con il naso all’insù lasciate viaggiare la memoria in un personale “amarcord” sulle note dei murales felliniani;
sbirciate le targhette che trovate sui muri e fatevi attraversare dalla tradizione marinara racchiusa nei soprannomi dei pescatori “borghigiani”;
inebriatevi dei toni allegri e del carattere intimo del borgo e lasciatevi rapire dalle storie bisbigliate da quelle pareti colorate.
Non ho dubbi che sarà anche per voi amore a prima vista, così come lo è stato per me. Non riesco nemmeno a credere di aver aspettato così tanto (quasi un anno!) per dare seguito a uno dei propositi che mi ero fatta arrivando a Rimini per lavoro, ovvero dedicare qualche attimo ad esplorare il borgo San Giuliano. E quando l’ho fatto… beh, è stato subito amore. Perché San Giuliano racchiude in sé non una storia, ma tante storie. E ognuna di queste è lì che ci aspetta, quasi sussurrata dalle casette di questo piccolo borgo che trasmette ad ogni angolo essenze di orgoglio e malinconia, mettendole a disposizione delle anime romantiche per farci rivivere e custodire i tempi andati, anche e soprattutto quelli non troppo lontani.
E allora ripensiamo a come Fellini abbia dipinto nei propri film la Rimini degli Anni ’30, quella cittadina piccola e modesta, povera e popolare che proprio nelle strade di San Giuliano trova la sua espressione più vera. Oppure torniamo indietro agli Anni ’70 ed immaginiamo un borghigiano qualunque che lascia il borgo di San Giuliano e si reca a Cinecittà per comparire nel celebre “Amarcord” recitando in dialetto romagnolo.
Ma quelle facciate multicolore raccontano anche un’altra storia, di gran lunga la mia preferita. E’ la storia di due giovani, anzi giovanissimi: un ragazzo e una ragazza che si conoscono dalla più tenera età perché hanno sempre abitato nella stessa strada, uno di fronte all’altra; fin da piccolini prendono l’abitudine di affacciarsi alla finestra per scambiarsi qualche parola, dato che sono dirimpettai; da ragazzini si fidanzano, continuando ad affacciarsi alle rispettive finestre per scambiarsi parole d’amore. E quell’amore non li tradisce, né abbandona mai perché alla fine si sposano e condividono mezzo secolo di vita. Una vita vissuta insieme, i cui fili si sono intrecciati al davanzale di una finestra. Ah, l’amour! Non è romantico?
Queste ed altre sono le storie che vi aspettano a San Giuliano. Se venite in vacanza a Rimini, prendetevi il tempo di una passeggiata al borgo per rivivere la sua semplicità d’altri tempi. E se volete ritrovare anche a tavola il sapore delle tradizioni gastronomiche delle vecchie ricette romagnole, fermatevi all’Osteria de Borg.
Qui tutti gli ingredienti sono selezionati sul territorio per comporre un menu di qualità che propone salumi di mora romagnola accompagnati dalla classica piadina; primi piatti di pasta all’uovo (che è sempre fresca perchè la sfoglia viene tirata a mano, col mattarello, tutti i giorni!); carne della Valmarecchia (consigliata la tagliata di manzo: semplicemente di-vi-na!); dolci fatti in casa, insuperabili sia per la preparazione che per la presentazione e uno spettacolare liquore casalingo al finocchietto.
Nel cuore di San Giuliano, all’Osteria sarete accolti in un ambiente evocativo che ripropone in chiave moderna l’atmosfera di una vecchia osteria: piccoli tavoli in legno, rigorosamente “a vista” a richiamare il tagliere utilizzato per fare la piadina;
appesi al soffitto, canovacci in lino grezzo che ripropongono le tipiche stampe romagnole;
e alle pareti, lavagne con celebri detti in dialetto romagnolo e vecchi manifesti in stile rétro delle passate edizioni della Festa de Borg.
Curiosi di sapere che festa è? Vi invito a scoprirlo direttamente a San Giuliano! Come indizio vi dico solo cucine all’aperto, tavolate e orchestrine in un’autentica espressione di vita del borgo. Attenti, però, perchè la festa avviene solo negli anni pari! Il prossimo appuntamento è quindi per settembre 2014: che fate, segnate in agenda?
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