Ma il blitz non ha riguardato esclusivamente la questione – rifiuti. Ben altro sarebbe stato lo scenario in sui si sono imbattuti gli uomini della Municipale: sfruttamento di lavoro nero e gravi problemi igienico-sanitari. Infatti laboratori di produzione e abitazioni per i manovali sarebbero situati negli stessi ambienti, contrastando tutte le norme igienico – sanitarie, le leggi in vigore sulla sicurezza sul lavoro e le normative urbanistiche.
Le fabbriche in questione, tutte appartenenti al settore tessile, erano gestite da cittadini italiani, cinesi e bengalesi e, tra le denunce ricevute, ci sarebbero anche quelle per il lavoro di personale non regolarmente assunto, sfruttamento del lavoro clandestino e deposito abusivo. Alcune buste con all’interno scarti di tessuti sarebbero state rinvenute all’interno degli edifici: si tratterebbe di rifiuti che, da lì a poco, sarebbero stati smaltiti irregolarmente.
Si tratterebbe di opifici situati, nello specifico, in via Mattiuli e via Nappi. E sembra che la Polizia Municipale sia intenta a proseguire su questa strada, debellando questo genere di realtà, le quali hanno vita grazie all’illecito e allo sfruttamento.