…eh, vorrei non avervi promesso delle belle foto! Vuoi per via dell’oscurità, della calca, del freddo, del panorama poco suggestivo (niente giro sul fiume, sigh!), e soprattutto vuoi per la difficoltà di maneggiare passeggino doppio, lanterna e macchina fotografica allo stesso tempo, vi confesso che non ho combinato un granché. Peccato, perché San Martino è una bellissima festa – la festa delle lanterne – e potrebbe essere molto più suggestiva!
San Martino si celebra l’11 novembre in ricordo dell’atto di generosità di San Martino che, per permettere a un mendicante di riscaldarsi, tagliò il suo mantello con la spada e gliene donò mezzo. Nelle settimane precedenti i bambini preparano la loro lanterna, solitamente in carta o cartapesta, che può raffigurare quel che preferiscono. I più piccoli la portano appesa a una stecca, mentre i bambini più grandi la portano su un palo, con dentro una candela.
Ogni asilo e ogni scuola ha il suo corteo (a volte in giorni diversi) e i bambini sfilanocantando e illuminando la strada con le lanterne. Noi genitori eravamo ai lati della strada con dei lumini (per lo più vasi di vetro con dentro una candelina, come quello nella foto) per indicare la strada ai piccoli. Tornati all’asilo i bambini hanno cantato e sono entrati a far festa, mentre noi siamo rimasti fuori al freddo (mia figlia aveva la tuta da neve, io invece mi sono beccata un bel mal di schiena) a riscaldarci con cioccolata calda e vin brulè.
Alla fine della festa, i bambini ricevono un Weckmann, un omino dolce, e se mamma non è assiderata (e non è troppo tardi), possono andare a cantare di porta in porta, e ricevere caramelle, noci e mandarini.
San Martino è davvero una festa suggestiva. È una festa locale che si è conservata così com’e, senza diventare commerciale. Mi piacciono le luci nel buio, i canti, mi piace che i bambini si costruiscano da soli la propria lanterna. Certo, il più grosso evento dell’anno resta il carnevale, ma questa è davvero una festa dei bambini, e speriamo che resti così!