San Maurizio al Monastero Maggiore è una chiesa di origine Paleocristiana di Milano collocata all'angolo tra Via Luini e Corso Magenta e ricostruita agli inizi del 500 come testimonia la data 1503 incisa su una pietra ritrovata nell'abside. E’ stata sede del più importante monastero di clausura femminile meneghino ed è completamente decorata con meravigliosi affreschi di scuola leonardesca.
La chiesa sin dal progetto originale fu suddivisa in due parti tramite una parete divisoria delimitando l’ area anteriore pubblica da quella posteriore, ad uso esclusivo delle monache di clausura, che potevano seguire le funzioni religiose officiate oltre la parete tramite una grande grata un tempo posta sopra l’ altare.
Per poter permettere alle monache di scrutare al di la della grata, pur rimanendo invisibili ai fedeli, la parte conventuale ha un pavimento sopraelevato di circa un metro e mezzo rispetto a quello della chiesa. La grata fu poi ridotta dall’ arcivescovo Carlo Borromeo che volle, al tempo, impostare un regime di clausura ancor più rigido.
La parte posteriore dedicata al monastero, che venne soppresso sul finire del 1700, ospita un organo risalente alla metà del 500 e sulla parete divisoria è ancora visibile un chiusino che permetteva di comunicare con l’ altra parte della basilica.La basilica è formata da un’ unica navata centrale ai cui lati sono disposte une serie di cappelle.
L’ edificio è completamente affrescato ad opera di vari artisti del tempo tra i quali ricordiamo Bernardino Luini, di scuola rinascimentale Lombarda originario di Dumenza sul Lago Maggiore, e Melozzo da Forlì.Oltre che essere indubbiamente un luogo particolarmente importante e rappresentativo dal punto di vista artistico, la basilica per oltre un trentennio, sino al 2008, ospitò l'evento musicale “Musica e poesia a San Maurizio” uno dei cicli più gloriosi e importanti di musica antica considerato da sempre uno dei punti di riferimento più importanti per tutti coloro che si occupano di musica antica in Italia e all’estero.