Leggo e copio dalla Stampa di Torino:
SAN PAOLO
Alves era sorridente e pieno di progetti. Aveva soltanto 21 anni. Il dolore di sua madre Alexia è insopportabile.
Alves è l’ennesima vittima del traffico nella metropoli brasiliana di San Paolo, sempre più tentacolare e sempre meno umana. E la sua morte appare ancora più stupida se si pensa che a ucciderlo, lui motoboy di professione, è stato un sorpasso nel traffico. Era in fila da un’ora e mezzo tra le auto sulla Marginal Tieté (una delle arterie principali di San Paolo, ndr) e dalla centrale avevano fretta che consegnasse il pacco - spiega la madre in lacrime - così ha fatto quella maledetta gimcana tra le auto». Una gimcana che è costata la vita, a lui e a tantissimi altri come lui, l’esercito quotidiano di motoqueiros, così si chiamano in Brasile i motoboy, in lotta ogni giorno nella giungla d’asfalto della metropoli per bruciare i tempi di consegna. «Un’emergenza che va fermata», ammette il sindaco di centro-destra Gilberto Kassab che, però, da anni parla senza trovare soluzioni adeguate, attirandosi così le ire dei suoi concittadini.
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