Lo so, mi ripeto. Ma ogni volta che vado a Bologna fatico a capacitarmi di quanto, nel giro di pochi anni, la città della mia gioventù sia diventata per me un mondo sconosciuto. Ma pare sia proprio così: ne ho la brutale conferma ogni volta che mi viene voglia di andarmi a fumare una sigaretta sulla scalinata di San Petronio e passare una felice mezz’ora a godermi la bellezza emiliana di Piazza Maggiore.
Sedere sulla scalinata della Basilica ad osservare la vita scorrerrmi sotto il naso è sempre stato uno dei miei passatempi preferiti. Passatempo che, devo ammettere, sembra riuscire bene solo a Bologna. Che ci ho provato con i gradini di St Paul's Cathedral qui a Londra, ma semplicemente non è la stessa cosa. Ma ora la scalinata è off limits, rischio attentati si dice(va). Ricordo il giorno funesto in cui, con mio indescrivibile orrore, trovai la scalinata imprigionata da un alto recinto metallico. Sono trascorsi circa otto anni e il recinto è ancora lì. Tutto per via di Giovanni da Modena che nel 1415 decise di dipingere Maometto all’Inferno.
Bologna, Basilica di San Petronio - Affresco di Giovanni da Modena
Sono secoli che l’affresco si affaccia dalle pareti della cappella Bolognini senza che nessuno (a parte gli storici dell’arte e qualche turista diligente) ci abbia mai fatto molto caso. La Basilica di San Petronio è sempre stata un po’ la Cenerentola della situazione. La sua bellezza emiliana, calda e accogliente è sempre passata un po’ in secondo piano rispetto a colleghe più prestigiose come la bella Santa Maria del Fiore a Firenze o il Duomo di Milano. Ma le cose sono cambiate e sembra che persino l'amministrazione comunale se ne sia accorta. Ora Bologna è multietnica e occorre essere politicamente corretti. E inoltre i turisti accorrono a vedere l’affresco colpevole, il che non guasta. Succede.
E così un altro capitolo si è chiuso. Quello delle calde serate dell’estate Bolognese e delle cene improvvisate con qualche amico sui gradini di marmo della Basilica. Cene fatte di qualche bottiglia di birra, di un paio di pizze da asporto affacciati sul meraviglioso teatro all’aperto di Piazza Maggiore illuminata dalla luce gialla dei lampioni. E tra la folla variopinta di giovani, meno giovani e stranieri che la scalinata accoglieva amorevolmente, c’era sempre il musicista di turno a strimpellare sulle corde di una chitarra una canzone di Vasco a cui si finiva invariabilmente con l’associaciarsi. Alzi la mano chi ha più di 40 anni e non conosce Alba chiara… E dopo una brutta giornate era bello alzare lo sguardo alla note stella e, sentendoci tutti un po’ Dante, ci si riappacificava con il mondo. Succede.
This photo of Basilica di San Petronio is courtesy of TripAdvisor"