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San Valentino all’insegna della lotta contro la violenza sulle donne

Da Linedrive @luciapalmerini

Il monologo di Luciana Littizetto a Sanremo dedicato a San Valentino, all’amore ma soprattutto contro la violenza sulle donne, per sensibilizzare su quest’ultimo grave fenomeno oggi stesso in tutte le piazze del mondo si svolgeva un FlashMob.

Se noi vi diciamo ” Amore, guarda che è l’una”, voi rispondete “Minchia l’una! Pensavo fossero le undici, devo andare che mi è scaduto il parcheggio”,
però noi vi amiamo lo stesso, così come siete,

vi amiamo anche quando vi vantate di aver scritto il vostro nome facendo pipi sulla neve,
amiamo i vostri piedi anche se sono armi di distruzione di massa,
vi amiamo anche se di notte russate che ci sembra di dormire ai piedi dello Stromboli,
vi amiamo anche se per trovarvi per casa basta seguire le tracce come gli animali selvatici, giacca, camicia, canotta, tutto lasciato per terra, finché sul divano non trovi un tizio con la felpa della Sampdoria che gioca alla Playstation,
vi amiamo quando per fare un caffè ne spargete 1/4 sul tappetino e 2/4 sul gas e poi dite “è un po leggero no? Viene leggero?”,
vi amiamo quando avvitate la caffettiera fino allo spasimo che poi per aprirla dobbiamo chiamare i pompieri, e poi non chiudete i barattoli, appoggiate solo il coperchio sopra, così appena lo prendi cade tutto,
vi amiamo quando sparecchiate la tavola con la tecnica del discovolo, mettendo in frigo la pentola della ministra che poggia su due mandarini,
vi amiamo quando a natale scavate il panettone con le dita, quando per farvi un caffè sporcate una cucina che neanche 10 benedette parodi, e pure quando per farvi la doccia allagate il bagno e lasciate una malloppa di peli nello scarico che sembra di stare insieme ad un setter irlandese,
vi amiamo quando diciamo “Amore voglio un figlio da te” e voi rispondete “Magari un cane” e noi vorremmo abbandonare voi sull’autostrada e non il cane,
vi amiamo quando andate a lavare la macchina e ci chiudete dentro coi finestrini aperti,
vi amiamo quando fate quelle battute tipo “Prima di fidanzarti guarda la madre perché poi diventerà così”, voi no, voi spesso siete pirla fin da subito,
vi amiamo quando mettete nella lavastoviglie i coltelli di punta che quando noi la svuotiamo ci scarnifichiamo, e quando invece di sostituire il rotolo finito della carta-igienica usate il tubetto di cartone grigio come cannocchiale,
è per amore vostro che facciamo finta di addormentarci abbracciati anche se dormire sul vostro omero ci da un pò la sensazione di appoggiare la mandibola su un ramo secco di castagno,
e vi amiamo anche se considerate come dogma assoluto che l’arrosto della mamma è più buono di quello che facciamo noi, il creatore non ha detto “e la suocera fece l’arrosto fatelo sempre così in memoria di me”,

insomma noi vi amiamo anche quando date il peggio, vi amiamo nella buona ma soprattutto nella schifosa sorte,vi amiamo perché amiamo l’amore che è un apostrofo rosa tra le parole “è irrecuperabile ma quasi quasi me lo tengo”,

perché San Valentino è la festa dell’amore declinato in tutte le sue forme, l’amore delle persone che si amano, anche delle donne che amano le donne, degli uomini che amano gli uomini,
ma che ci interessa quello che fanno a letto, l’importante è che le persone si vogliano bene, è quello che conta no?
Pensa che bello sarebbe vivere in un paese dove tutti i diritti fossero riconosciuti, ma non solo i diritti dei soldi ma anche quelli dell’anima, quelli che mi dicono che posso vegliare la persona che ho amato per anni in un letto
di ospedale senza nessuno che mi cacci via perché non siamo parenti,

e poi vorrei un San Valentino dove nessun uomo per farci i complimenti dicesse che siamo donne con le palle, noi non vogliamo essere donne con le palle, abbiamo le tette, bastano e avanzano, tra l’altro sono sferiche anche quelle,

vogliamo solo rispetto,

in Italia in media ogni 2 o 3 giorni un uomo uccide una donna, una compagna, una figlia, un’amante, una sorella, una ex, magari in famiglia perché non è che la famiglia sia sempre per forza quel luogo magico in cui tutto è amore,
la uccide perché la considera una sua proprietà, perché non concepisce che una donna appartenga a se stessa e sia libera di vivere come vuole lei e persino di innamorarsi di un altro
e noi che siamo ingenue spesso scambiamo tutto per amore ma l’amore con la violenza e le botte non c’entra un tubo, l’amore con gli schiaffi e i pugni c’entra come la libertà con la prigione,
noi a Torino che risentiamo della nobiltà reale diciamo che è come passare dal risotto alla merda,

un uomo che ci mena non ci ama,
mettiamocelo in testa,
salviamolo nell’hard disk,
vogliamo credere che ci ami? Bene, allora ci ama male, non è questo l’amore, un uomo che ci picchia è uno stronzo

sempre

e dobbiamo capirlo subito al primo schiaffo, perché tanto arriverà anche un secondo e poi un terzo ed un quarto, l’amore rende felici e riempie il cuore, non rompe le costole, non lascia i lividi sulla faccia,
pensiamo mica di avere 7 vite come i gatti,
no, ne abbiamo una sola
non buttiamola via



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