Ieri era San Valentino.La festa degli innamorati.Sì, ma quale amore?! È una festa commerciale.Sì, ma San Valentino era un martire.E non sono martiri quelli che si svenano per questa festa?!Non sono martiri quelli che, per un unico giorno all'anno, cercano in tutti i modi di zittire i/le loro incontentabili compagni/e?Scusate, e non siamo martiri pure noi che ci siamo dovuti sorbire il puntuale aggiornamento fotografico di questi tentativi, postati in tempo reale dagli/dalle incontentabili con lo smartphone nuovo di zecca?!(se per accontentare un/una incontentabile non vi presentate, tra le altre cose, almeno con uno smartphone di ultimissima generazione, è meglio che non tentate proprio).
Tutti dentro, allora!
Quando il mio fidanzato - che a giorni alterni rispolvera la candidatura alla beatificazione - mi ha chiesto cosa desiderassi per la festa commerciale del santo martire degli innamorati, non ho avuto dubbi: LIBRI!
Il dubbio è arrivato solo al momento di scegliere QUALI libri farmi regalare.La scelta è caduta su degli ebook che potessi iniziare a leggere subito (visto che sono in viaggio all'estero e non ho voglia di aspettare per le consegne), ma non escludo che, una volta tornata in Italia, il regalo non possa comprendere anche dei libri cartacei (capito?!).
E comunque, sarà perché la festa degli innamorati richiama dolcezza, ho scelto ebook tutti rigorosamente col lieto fine. Ne avevo bisogno.
Ho badato poco al fatto che fossero o meno annoverati come pietre miliari della letteratura contemporanea italiana e straniera. Ho letto alcune delle pietre miliari della letteratura di tutti i tempi e il loro tesoro resterà dentro di me per sempre, con riletture periodiche e tutto il resto. Ma ora no. Ora ho voglia di leggere storie che finiscano bene, dove tutti i dolori e le insicurezze, alla fine, trovino ragione d'essere in virtù di un lieto fine colossale, coi fuochi d'artificio.
Credo che, a volte, dobbiamo semplicemente fare quello che vogliamo, senza pensare troppo a quello che dovremmo fare o a quello che è giusto. Anche per la scelta dei libri.