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San Valentino e la superficialità dell'amore in vetrina

Creato il 14 febbraio 2013 da Frank_romantico @Combinazione_C
San Valentino e la superficialità dell'amore in vetrina
Ok, alla fine è arrivato, San Valentino è qui (metaforicamente parlando) ma San Valentino era già nell'aria da giorni, ammorbandoci tra tivù, vetrine di negozi e pubblicità di cene romantiche. La festa più vuota di sempre, quasi ci fosse bisogno di un giorno particolare per celebrare l'amore di coppia - qualunque essa sia - e non fosse necessario lavoro e impegno costante per tenere su il più fragile e il più forte (ossimoro) dei sentimenti umani. Ovviamente quest'anno San Valentino coincide con l'uscita nei nostri cinema del tanto osannato - su questo blog ma anche altrove - Blue Valentine, che tre anni fa aveva fatto parlare di se un po' ovunque tranne che nel nostro "bel" paese ma che, con abile operazione di marketing, esce finalmente anche da noi in concomitanza con la festa più commerciale di sempre. Peccato che il film di Cinafrance sia tutt'altro che la solita sentimentale commedia americana o la solita muccinata italiana a L'Ultimo Bacio a cui il nostro pubblico è tanto abituato e colpirà lì dove non se lo aspettano le coppiette che avranno la fortuna di goderselo sul grande schermo.
Ho già dato l'anno scorso la mia classifica personale sui 7 film d'amore che preferisco. Classifica aggiornata poi con questo video qui. Quindi inutile ripetersi. L'amore è una cosa meravigliosa ma bisogna saperne parlare e io, che non sono in grado di fare una cosa del genere, non ho intenzione di cominciare proprio adesso. Ci hanno già pensato grandi registi, poeti e musicisti a farlo, no? Quindi perché non affidarsi direttamente a loro per mostrare la mia personale visione della cosa? Ed ecco allora qualche citazione famosa sull'amore, non necessariamente quello da copertina che va di moda in questa giornata, ma che sempre di amore si tratta. 
Credo di poter cominciare con questo brano qui:

Musica e poesia si fondono, prima le parole di Pablo Neruda (tratte da Venti poesie d’amore e una canzone disperata) recitate da Sergio Rubini, poi la musica di Diego Morga e alcuni suoi illustri colleghi. E c'è l'amore, quello vero, malinconico e doloroso che continua a bruciare nonostante la fine della storia che racconta. Continuando a parlare di musica, come non citare poi Song to the Siren, capolavoro di Tim Buckley ma che voglio farvi ascoltare in una versione differente, quella del supergruppo This Mortal Coil che forse ricorderete come colonna sonora del film Strade Perdute. 

I'm as puzzled as a newborn childI'm as riddled as the tideShould I stand amid the breakers?Or shall I lie with death my bride?Here me sing: "Swim to me, swim to me,Let me enfold you"Here I am, Here I am, waiting to hold you"
Ed ecco che poesia, musica e cinema ancora una volta si incontrano. Ecco come l'amore diventa qualcosa di diverso da ciò che si può acquistare in un negozio o dalla prenotazione nel ristorante più chic della città. E poi ci sono film come il Dracula di Bram Stoker che riassumono la tematica in una scena sola, tipo questa:


o storie come quelle raccontate nel distopico Non Lasciarmi, che narrano l'impossibilità dello stare insieme. Perché l'amore è una cosa complicata, spesso vuol dire essere liberi di amare o semplicemente essere liberi, e basta. Prendersi cura di qualcuno poi non è il più semplice dei compiti, come ci racconta Franco Battiato:


In quanto festività, San Valentino non ha avuto la stessa fortuna di altre nell'essere traspositata al cinema. Sono pochissimi i film dedicati a questa ricorrenza e forse, tra i più famosi, c'è proprio un horror. Sto parlando de Il giorno di San Valentino (My Bloody Valentine), slasher del 1981, b-movie assurto al rango di vero e proprio film cult e quindi vittima di un recente remake 3D nel 2009. 
Se poi dovessimo parlare di tutti i film romantici che trattano l'amore "con i guanti", potremmo nominare tanti di quei capolavori da riempire la programmazione del blog da qui all'infinito: i vari Via col Vento, Casablanca, I Ponti di Madison County, Il Dottor Živago, Harry ti presento Sally sono patrimonio dell'umanità in tal senso e andrebbero ricordati sempre. 
Ma per me è arrivato il momento di salutarvi. Nel farlo mi accomio con una mia poesia:

STORIA DI UN PERDENTE RECIDIVO
 

Questa volta faremo a gara
a chi riesce a odiare di più.
La sedia è contro il muro,
il coltello sul tavolo,
la padella sopra il fuoco.
Tu non ci sei,
non mi aiuti mai,
non mi abbracci neppure
e la bellezza è volata via
dal secondo piano,
schiantandosi sul suolo.
 

Tu sogni la punta dei campanili
mentre lontano rintoccano
le ore del mai più:
mai più il profumo del caffè
e tu che canti nuda
legandoti i capelli.
Mai più le tue gambe,
perversa chiesa
di ogni mio rimorso.
Mai più i cuscini in faccia,
i mi arrendo e te che ridi,
mordendoti le labbra.
 

E poi, nel buio, sbatte una finestra:
il suono di vetri che si infrangono
diventerà la suoneria di questa notte
come tutte le altre notti
in cui abbiamo fatto a gara.
e io ho perso.


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