San Valentino, festa degli innamorati: tra storia e leggenda

Creato il 12 febbraio 2016 da Mrinvest

Il 14 febbraio si celebra, in quasi tutto il mondo, il giorno di San Valentino, festa degli innamorati. Ma quali sono le origini di questa ricorrenza?

“Non c’era bisogno di sguardi, di parole, di gesti, di contatti: solamente il puro stare insieme” (J.Wolfgang Goethe)

San Valentino, festa degli innamorati, è una celebrazione molto suggestiva che simboleggia l’amore che unisce due persone, tradizionalmente un uomo ed una donna.
La giornata è dedicata all’esaltazione dell’amore, un momento particolare dove due innamorati rafforzano il loro patto d’amore con attenzioni reciproche speciali che si manifestano con baci, fiori, cene, regali e quant’altro.

Perchè il 14 febbraio?

Molti si chiedono perchè San Valentino, festa degli innamorati, si celebri proprio il 14 febbraio. La leggenda più accreditata riporta indietro nel tempo, fino alla Roma antica, quando venivano festeggiati i Lupercali, e questo succedeva dal IV secolo a.C..

Le celebrazioni erano in onore del Dio Lupercus, protettore delle greggi, ed avvenivano a febbraio, tradizionalmente il mese preparatorio all’arrivo della primavera, la stagione in cui la natura e l’amore rinascono.

Era un evento molto atteso dai giovani romani, perchè nell’ambito dei Lupercali avveniva anche una specie di lotteria dell’amore: i nomi di uomini e donne erano inseriti dentro un’urna, dalla quale un bambino estraeva i nomi stessi per formare delle coppie etero in modo casuale. Dette coppie avrebbero vissuto per un anno intero in intimità.

Valentino, il Santo degli Innamorati.

Anche dopo che il Cristianesimo divenne la religione ufficiale dell’Impero Romano, la ricorrenza dei Lupercali continuò fino al V secolo dopo Cristo. In seguito, per eliminare la festa dei Lupercali, considerata pagana, Papa Gelasio si adoperò per dare valore all’opera di San Valentino, Vescovo di Interamna, la Terni di oggi.

Il 14 febbraio del 270 d.C., due secoli prima, Valentino era stato lapidato e decapitato per ordine dell’imperatore Marco Aurelio Claudio Quintillo, perchè celebrava il matrimonio di giovani coppie, e questo andava chiaramente contro la cerimonia che avveniva in onore di Lupercus. Valentino era considerato il Santo degli Innamorati, per cui l’attenzione nei suoi confronti era ben riposta, e così la data del 14 febbraio sostituì il rito dei Lupercali.

Il giorno di San Valentino, festa degli innamorati, trova nella leggenda del Santo l’usanza dei biglietti di amore. Sembra che Valentino, mentre era in attesa dell’esecuzione, si innamorò della figlia del guardiano e che prima di morire le lasciò il biglietto “dal tuo Valentino”. Si narra pure che nel momento di essere decapitato abbracciò la ragazza, che era cieca, e le ridiede la vista.

I simboli del giorno di San Valentino, festa degli innamorati.

Il “biglietto di San Valentino” è sopravvissuto al suo autore ed ai secoli: nel 1780 vennero stampati i primi biglietti di San Valentino ed ancora oggi quelli che per i tedeschi sono i “biglietti dell’amicizia”, per gli americani sono semplicemente i “Valentine”.

Oltre al biglietto, i simboli del giorno di San Valentino, festa degli innamorati, sono:
> AMORINI: angioletti simboleggianti purezza, sincerità e protezione degli innamorati.
> CIOCCOLATINI: sono diventati il regalo per eccellenza tra gli innamorati: alludono alla dolcezza, alla tenerezza e all’intensità.
> CUORE: rappresenta la vita e l’amore.
> ROSE ROSSE: è il fiore che Valentino donò per far riconciliare due giovani che litigavano e che era simbolo della Dea Venere (dea dell’amore). Il rosso è inoltre il colore che da sempre simboleggia la passione, l’amore, l’eros.

La ricorrenza di San Valentino, festa degli innamorati, è considerata da molti come una giornata dedita al consumismo, alla mercificazione dei sentimenti. A me piace invece celebrarla come un inno all’amore, come una giornata particolare per le persone veramente innamorate.
Auguri a tutti coloro che si vogliono bene!