Nel 1644, Valentino diventa patrono della città di Terni mentre, la sua fama di protettore degli innamorati è molto più antica.
Infatti, è stato proprio il Vescovo Valentino ad unire in matrimonio la cristiana Serapia e il militare Sabino; il loro matrimonio è stato celebrato proprio in punto di morte, prima che i due innamorati morissero.
La tradizione racconta che il futuro Santo era solito donare dei fiori a chi andava a trovarlo; fra alcuni di questi visitatori si sviluppò un amore così grande e forte che, anche altre coppie, iniziarono a recarsi dal Vescovo Valentino per incontrare l’amore.
Un’altra leggenda sostiene che un giorno il Vescovo Valentino, sentì due innamorati discutere animatamente; allora decise di donare loro una rosa. I due, per riconoscenza chiesero a Valentino di benedire la loro fortunata unione. Da quel giorno, tantissime coppie si recarono dal Santo degli innamorati per chiedere protezione e benedizioni.
A Terni, il mese di Febbraio è dedicato alle celebrazioni in onore di San Valentino; si tratta di un calendario fitto di appuntamenti sia di tipo religioso che civile.
Il 14 Febbraio a Terni, si può assistere alla Messa e, alle 20.30, allo spettacolo dei fuochi d’artificio. Dal 14 al 17 Febbraio, si tiene la prima edizione di Umbria for #winelovers/, i vini di San Valentino e i sapori della Valnerina. Un appuntamento al quale partecipano giornalisti, intenditori e blogger di dodici Paesi.
San Valentino è venerato anche in due paesi della Sardegna: Ozieri e Sadali. Infatti, secondo la leggenda alcune parti delle sue spoglie, prelevate da Terni sarebbero arrivate anche nell’isola. A Sadali, tradizionalmente le coppie che desiderano unirsi in matrimonio, si recano a chiedere la grazie proprio nella Chiesa che conserva le sue reliquie e che è intitolata a Valentino.
Anche Ozieri, rivendica la presenza di parte delle spoglie del Santo di Terni che sarebbero custodite presso la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano. Il centro del Logudoro, ogni anno organizza numerosi appuntamenti civili e religiosi, fra i quali ricordiamo il “Sospiro d’oro”.