Per noi di Luoghi d’Autore leggere i libri di Sandra Petrignani (ricordiamo per esempio La scrittrice abita qui, pubblicato da Neri Pozza) è godere di un viaggio costituito da parole e immagini che nel loro alternarsi raccontano proprio quello che noi stessi avremmo voluto vedere, vivere, raccontare. Il suo modo di esplorare è la ragion d’essere del nostro blog, per questo non possiamo non rendervi conto della sua ultima pubblicazione, il romanzo Marguerite (edito da Neri Pozza nel 2014, anno in cui si festeggia il centenario della nascita di Marguerite Duras) che ricostruisce la vita della grande scrittrice francese anche
Il racconto di Sandra Petrignani è frutto del grande amore per questa scrittrice francese con il desiderio di comprenderla e riviverla attraverso i suoi luoghi che l’autrice ha personalmente visitato, dalla Francia al Vietnam, spingendosi fino in Cambogia dove Marie Legrand, la mamma di Duras, aveva realizzato il suo fallimentare progetto della risiera. E’ proprio questo il valore aggiunto del libro di Sandra Petrignani, fra i tanti già redatti su Marguerite Duras.
Nel gennaio del 2008 Sandra Petrignani si trova a Parigi e contatta Jean-Outa Mascolo, il figlio fotografo di Marguerite che la invita per il week-end nella casa di Neauphle-le-Château, quella che fu la prima vera casa della scrittrice a tal punto da dichiarare: «L’ho talmente costruita a mia immagine che ho l’impressione che mi appartenga…da prima di me».
Qualche settimana dopo i due si incontrano ancora, sempre in Francia, questa volta nella Capitale: Outa invita Sandra a vedere il suo appartamento in rue de Rennes, «in cui ha trasferito i mobili di rue Saint-Benoît, la casa storica di Duras a Parigi», cercando di riprodurre la stessa disposizione dei mobili della casa precedente.
A Cholon, la Chinatown di Saigon, l’autrice cerca invano l’atmosfera raccontata nel romanzo L’Amante, piuttosto ritrova lo spirito di Marguerite Duras nel Mekong: «nei rac, nei mercati, nelle canoe leggerissime ritagliate in un unico pezzo di legno, nei bambini scalzi, nella desolazione dei cani scheletrici, nel fluttuare dei giacinti d’acqua sul fiume, quel «fiume largo e bello» che racconta lei […]». Arrivati in Cambogia Sandra ha dei sensi di colpa per avere trascinato l’amica Sara in un viaggio difficile, tortuoso e in un momento di sconforto pensa: «Forse, dopotutto, gli scrittori basta incontrarli nei libri che hanno scritto». Il viaggio in effetti è molto
In Agosto del 2008 Sandra Petrignani è di nuovo in Francia, «questa volta nel cuore della Normandia». Un altro appuntamento con Jean-Outa Mascolo per visitare «Ancora una casa di Marguerite, alle Roches Noires, grande spiaggia proustiana. […] Il pellegrinaggio prosegue nella Loira. Il castello di Onzain, dove è vissuta ed è morta Marie Donnadieu, quando è tornata definitivamente in Francia, c’è ancora. E’ diventato un magnifico albergo accanto a un boschetto fiorito di ciclamini». Poi più a sud, a Duras, dopo aver cercato il castello a cui la scrittrice ha “rubato” il nome, Sandra improvvisamente si accorge di non poterne più. Ha dedicato tutto un anno ai luoghi di Marguerite Duras e poi ha sentito la necessità di una lunga pausa.
Ma forse proprio le suggestioni raccolte durante le visite, che tornano piacevolmente nella lettura delle sue pagine, hanno consentito a Sandra Petrignani di realizzare un romanzo (e non un saggio), di immaginare le parole e i pensieri di Marguerite, di trarre ancora una volta «materia di autentica letteratura» dal racconto di vite vere.
Suggeriamo di visitare il blog di Sandra Petrignani:
http://www.sandrapetrignani.it/
Qui di seguito proponiamo un articolo di Sara Bentivegna, amica di Sandra Petrignani e sua compagna nell’avventuroso viaggio in Vietnam e Cambogia alla ricerca dei luoghi di Marguerite:
http://www.donneuropa.it/cultura-e-spettacoli/2014/06/24/sandra-cercando-marguerite/