Sandro Allegrini presenta al Morlacchi Marcello Monacelli: le opere e i giorni di un giornalista perugino

Creato il 31 ottobre 2012 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Marcello Monacelli

5 novembre, Teatro Morlacchi, ore 17 – Sandro Allegrini presenta: Marcello Monacelli: le opere e i giorni di un giornalista perugino (letture di Mariella Chiarini dal volume postumo “Perugia mia”) con Enzo Ferrini, Claudio Sampaolo, Vincenzina Monacelli, Remo Gasperini, Gerardo Gatti, Leonetto Medici Marcello Monacelli era nato il 7 agosto 1922 in via Vincioli, da famiglia di origine artigiana e operaia. Partigiano a soli 22 anni, fu responsabile del periodico del Partito d’Azione “Giustizia e Libertà”. Dalla fine degli anni 40, collaborò col “Giornale dell’Umbria” e con “Stadio”, dando seguito e alimento alla sua profonda passione per lo sport. Il giornale della sua vita è Il Messaggero in cui rivestì il ruolo di responsabile della redazione perugina, rimanendovi fino al 1981 e restando come prezioso collaboratore anche dopo la pensione. In tale veste curò rubriche memorabili come “Perugia mia”, una cui silloge è stata pubblicata nel 2011 in volume con lo stesso titolo. Altra rubrica apprezzata fu “week end”, mantenuta fin quasi alla morte, avvenuta il 2 giugno 2008. Monacelli collaborò anche con l’Ansa fornendo notizie di ogni genere sulla sua amata Perugia. Ricoprì vari incarichi in seno all’Ordine dei giornalisti e fu vicepresidente della Famiglia Perugina. Maestro indiscusso di giornalismo e validissima figura di persuaso educatore, trasfuse valori morali e deontologici in tanti giovani che avviò convintamente alla professione. A rammentarne la figura, insieme alla moglie Vincenzina, un manipolo di qualificati giornalisti. Enzo Ferrini parlerà della collaborazione con l’Ansa, Claudio Sampaolo ricorderà l’inizio della propria professione e il prezioso viatico offertogli dal generoso Marcello, Remo Gasperini tratterà il versante degli interessi sportivi. Testimonianze dell’avvocato Gerardo Gatti, che lo conobbe in ambiente giudiziario, e del fotografo Leonetto Medici che rievocherà l’avventura di Miss Italia.

Monacelli fu reporter nel senso pieno del termine: fotografo, instancabile camminatore, sempre sulla notizia. Era solito affermare la propria filosofia professionale con la battuta: “Il giornalismo è questione più di piedi che di testa”, intendendo che il reporter deve trovarsi nei luoghi, parlare con la gente, verificare la notizia per evitare superficiali e colpevoli approssimazioni.

La vedova di Marcello Monacelli ha donato ben 45 scatoloni di libri della biblioteca di famiglia all’Augusta. Questi materiali sono attualmente depositati nei magazzini di Ripa, ma la direzione ha già predisposto un timbro ex libris che ne indicherà la provenienza. Si spera di poter procedere in tempi ragionevoli ad una collocazione che renda fruibili questi materiali al vasto pubblico degli amanti della storia e della cultura cittadina.

Sulla tomba di Marcello, che spazia dall’alto del monumentale di Perugia, un’epigrafe racconta: “… del giornalismo ha fatto una missione”. Efficace sintesi di un atteggiamento, professionale e umano, di un uomo per il quale l’attaccamento alla professione ha coinciso con l’amore per la vita.



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