È una sera speciale. Decido di uscire, anche se avrei solo voglia di stare nel mio divano col mio pelosetto in braccio. Ma è importante che io ci sia, lui era un fratello e, come mi piace pensare, "gli amici sono i fratelli che scegliamo in questa vita".
Arrivo in teatro e la vedo, Licia, la sua compagna di vita, sua moglie. Con timidezza mi avvicino a salutarla, è bellissima come sempre. Un abbraccio carico di emozioni, una sorellina e il ricordo indelebile di ciò che Sandro diceva sempre "ma quanto è bella Licia...".
Nelle prime tre file la sua tribù e tutta la sala con una folla di amici, riuniti per celebrare un grande uomo. Si spengono le luci, fiato sospeso. Parte una proiezione e mi emoziono. I ricordi si susseguono. Una carrellata di video che lo vedono protagonista, col contrabbasso e con la batteria, il suo primo amore.
Il concerto si conclude con tutti i contrabbassisti sul palco, in un brano di Morricone. Alle loro spalle un video con foto di Sandro. L'emozione ci regala un nodo in gola e tanti non riescono a trattenere le lacrime. È un momento perfetto, tutto ci parla di lui e in silenzio lo stiamo salutando.
Lui è qui, ci guarda e sussurra " ma state scherzando? Davvero siete tutti qui per me? " e lo vedo ridere mettendosi a posto i capelli, come faceva sempre quando sentiva timidezza.
Il concerto è finito, tanti applausi e sorrisi malinconici. Lo vedo, gira tra il pubblico e riconosce tutti i suoi vecchi amici. È felice, sa che ha lasciato un segno su questa terra. Era Sandro Mosino, per gli amici Sandrone, era mio amico da sempre, era mio fratello e sarà sempre nel mio cuore e in quello di tutti gli amici.
Ciao Sandro.
Donatella Carta ViolrojoTag: Alessio Povolo, Andrea Piras, concerto, contrabasso, Donatella Carta, Francesco Sergi, Giovanni Chiaramonte, Omero Bandinu, ricordo, Rinaldo Asuni, Sandro Fontoni, sandro mosino, Simone Guarneri, Teatro Lirico di Cagliari, violino