Il tasso di ospedalizzazione del 2010, comprensivo delle varie tipologie di attività (acuti, riabilitazione e lungodegenza, regime ordinario e day hospital), è circa 174,5 per 1.000 abitanti, in diminuzione rispetto al 184,4 per 1.000 abitanti del 2009 e al 193 per 1.000 del 2008.
La riduzione più evidente si registra nel tasso di ospedalizzazione per acuti che passa, per il ricovero ordinario, da 124 per 1.000 abitanti nel 2009 a circa 120 per 1.000 abitanti nel 2010, e per il ricovero diurno, da circa 53 a 47 per 1.000. La variabilità regionale nella composizione del ricovero tra modalità diurna e ricovero ordinario e nei volumi di prestazioni persiste ed è ben rappresentata nel grafico seguente:
Le dimissioni con DRG chirurgico raggiungono circa il 41,5%, e confermano il trend di crescita rispetto agli anni precedenti; i ricoveri chirurgici eseguiti in day surgery costituiscono il 31,5% delle dimissioni con DRG chirurgico.
La degenza media è sostanzialmente stabile da diversi anni e posizionata su 6,7 giorni. La degenza media pre-operatoria scende lievemente a 1,87 giorni.
L’elevata incidenza di parti cesarei, fenomeno prettamente italiano, mostra solo una lieve diminuzione, nonostante siano stati messi in atto dalle regioni ripetuti e significativi interventi. La percentuale rispetto al totale dei parti è di 38,2% nel 2010, con valori massimi registrati in Campania (61,6) e Sicilia (52,8). In particolare valori superiori al 40% di parti cesarei si rilevano in tutte le regioni del centro-sud ad eccezione della Sardegna (dato 2009).
La pubblicazione offre una analisi preliminare dei dati delle schede di dimissione ospedaliera per l’anno 2010, come risultanti alla data del 5 aprile 2011: i dati sono ancora provvisori e passibili di integrazioni e modifiche. Ove mancanti, i dati sono stati integrati con il corrispondente periodo dell’anno precedente, in modo da considerare in ogni caso un arco temporale di 12 mesi a beneficio della leggibilità e confrontabilità dei dati. La copertura delle strutture ospedaliere, pubbliche e private, del flusso informativo 2010 è complessivamente pari a circa 89%.
A parere di Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, l’Ospedalizzazione elevata è a causa di vaccinazione inadeguata, carenza di controllo extra-ospedaliero, mancanza di una corretta gestione delle criticità, come diabete e ipertensione che provocano un eccessivo ricorso ai ricoveri ospedalieri, soprattutto quelli per acuti e per la fascia d’età tra i 65 e i 74 anni.
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