Giocherà chi è nella rosa del Siena e che come tutti, è titolare. Le idee le ho sempre avute chiare, chiarissime perché guardo alle reali qualità di un giocatore e non se è simpatico o antipatico, è il nostro mestiere. Dovremo giocare come abbiamo sempre fatto, anche se domani sera, più dell’aspetto tecnico tattico, conterà quello motivazionale: o ragazzi di fronte a un palcoscenico che si troveranno davanti, dovranno trovare gli stimoli giusti dentro di loro, al di là degli input che posso dare io; i ragazzi dovranno tirare fuori quel qualcosa in più”.
Sannino crede davvero nell’impresa? Sorride il mister. “Credo sempre in quello che faccio – chiude – anche se non è preventivabile: alla fine, se tagli il traguardo, è ancora più bello. Non dimentichiamo però il campionato: la gara di domani è anche un viatico per affrontare con lo spirito giusto la trasferta di Verona. Siamo in una posizione che tutti, a inizio stagione, avremmo sottoscritto. E’ un campionato strano, questo: in una manciata di punti ci sono tante squadre, frutto un livellamento generale, e in questo mese e mezzo, che sembra tanto ma non lo è, ci saranno tanti scontri diretti da disputare. Anche club che hanno nel dna più qualità rispetto a chi deve salvarsi sono lì. E noi ce la giocheremo fino alla fine, attesi da dieci finali”