La sfida contro il Palermo diventa per la Lazio un bivio importante per capire quali possano essere gli obiettivi. Giuseppe Sannino, in diretta su Radio Ies, presenta la partita dell'Olimpico: "Questa settimana ha dimostrato che in questo campionato nessuno è invincibile. E'stato un turno 'romantico' dove tante grandi squadre hanno sofferto contro piccole realtà. Questo dimostra che nessun risultato è scritto. Il nostro campionato, nonostante si dica spesso il contrario, resta sempre tra i migliori e quest'anno sta mettendo in risalto tanti talenti e realtà piacevoli come Empoli, Sassuolo e Palermo. Dybala l'ho allenato quando era ancora un bambino. Ha un talento naturale, così ci si nasce. Però adesso è maturato, ha saputo apprendere imparando a soffrire lavorando sul campo. Lui e Vazquez sono i gioielli ma io non dimentico i giocatori importanti e di valore come Barreto e Rigoni che consentono ai due talenti di esprimersi liberamente. Faccio i complimenti a Iachini perchè proviene dalla B e si è costruito il suo successo riuscendo anche a proporre una squadra sempre offensiva che si gioca la partita. Il suo Palermo in casa ha subito solo contro la Lazio. Pioli ha fatto un ottimo lavoro. Il suo 4-3-3 esprime un'ottima fluidità. L'ho incontrato spesso è sempre stato meticoloso nel lavoro tattico e mentale con i suoi ragazzi. Adesso è migliorato ulteriormente perchè riesce a far giocare bene la squadra riuscendo anche a lasciar liberi di esprimersi i suoi talenti più dotati tecnicamente".
"Bravo Pioli anche a dar fiducia a Cataldi lanciandolo con convinzione in prima squadra. Quando ero a Catania avevo chiesto alla società di prenderlo a gennaio. Sapevo che era infortunato ma mi sarebbe piaciuto lanciarlo nei due di centrocampo nella mia squadra. E' molto duttile e può fare diversi ruoli a centrocampo. E' un ragazzo di valore assoluto con grandissime qualità e già pronto con la giusta esperienza per poter affidargli un ruolo importante. Peccato non poter vedere la sfida a distanza tra Dybala e Felipe Anderson. Il brasiliano ha avuto le difficoltà che incontra qualsiasi giocatore che viene da fuori però poi ha capito il nostro campionato esplodendo. AI tempi di Meda ho conosciuto Stefano Mauri. E' un giocatore straordinario molto sottovalutato. La sua capacità tattica è fuori dal comune. E' giusto che sia il capitano della Lazio, non è un caso se ogni allenatore lo consideri inprescindibile. Meritava una carriera di primissimo livello e adesso sta ottenendo il giusto riconoscimento con l'onore di indossare la fascia da cpitano di una grande squadra. Sarà una gara difficile e molto spettacolare tra due squadre che vogliono sempre fare la partita con grande intensità giocando all'attacco".
Fonte: Tuttomercatoweb