Sanremo 2011: Le Conclusioni

Creato il 20 febbraio 2011 da Lazitellaacida

E' un paese per Vecchioni. E questo già si sapeva, non serviva che al Festival arrivasse il Professore per capirlo. Sì, sì: siamo tutti felici, dal pubblico alla critica, che un cantautore di tale livello sia finalmente sul tetto della Canzone Italiana. Io rimango però d'accordo con la sala stampa quando dico che la mia canzone preferita era quella di Tricarico.

Anche Emma e i Modà (o più correttamente 'i Modà con Emma', che però messa così ti viene da dire 'ma Emma chi?') non erano male, anche se in realtà quel guardarsi occhi negli occhi mi ha fatto solo venire voglia di limonarmi il cantante. Almeno fino a quando non ho scoperto che si fa chiamare Kekko (giuro, scritto così) e addio ormone al guinzaglio. Di Albano non vale la pena nemmeno di parlare, dovrebbe smetterla di andarci a Sanremo come Cotugno e limitarsi, eventualmente, alla veste di superospite come tutti quegli altri normo cantanti italiani che vengono riesumati dagli archivi RAI nelle vesti di ospiti (vedi Massimo Ranieri ieri sera) quando non si hanno abbastanza soldi per far arrivare i veri superospiti (ma a qualcuno glien'è fregato veramente di vedere Andy Garcia e Robert DeNiro?). Ma a proposito di superospiti inutili, parliamo della Monicona nazionale. Quando è entrata sul palco non volevo credere ai miei occhi: una balena. Effinalmente ho pensato, smettiamola con queste immagini di quel calendario del cazzo che perseguitano noi donne da 10 anni. In più su Twitter quel logorroico di Stefano Gabbana non faceva altro che scrivere 'oh my looooooove' – 'Monica you're so beatifuuul' – 'Monica Bellucci now in Dolce&Gabbana'. Eh. No sta dirmi. Monica in Dolce&aGabbana, Capirai che novità.


 
Apprezzo che Big Monica stia invecchiando con grazia, però apprezzerei ugualmente che la smettesse di indossare quegli abiti fascianti e steccati che ormai non le fanno più giustizia. Che si limiti a frequentare Stefano e Domenico solo per il brunch della domenica e cominci a rivolgersi agli stilisti che vestono Meryl Streep e Helen Mirren. E' ora per Monica di chiudere gli abiti a sirena nell'armadio, poiché così l'unica cosa che ci ricorda la sirenetta sono le sue sembianze da Ursula.


Barbina e disdicevole anche la figura di Nonno Morandi davanti a Big Monica: un ragazzino arrapato che non riusciva a tenere le manone a posto, che metteva in imbarazzo non solo la sua ospite ma anche tutte noi donne italiane sul divano che mentre lo guardavamo ammettere che 'aveva voglia di di di di..........' ci siamo rese conto che Berlusconi è veramente a questo punto l'uomo che rappresenta maggiormente gli italiani fatti di battutacce sulle solite tette e i soliti culi.

Sempre rimanendo in tema di figure barbine, Elisabetta è stata veramente memorabile. Chiamata sul palco per aiutare Morandi nell'intervista a DeNiro, l'unica cosa in inglese che ci ha mostrato è stato l'abito di Vivienne Westwood che indossava. Inoltre, DeNiro indossava un vistoso auricolare per la traduzione simultanea che lo ha salvaguardato dal comprendere il pessimo inglese aspirato (a questo punto siamo tutti certi che George parli necesariamente italiano) di Elisabetta. Insopportabile infine, la maniera che ha avuto la Canalis di correggere continuamente e costantemente Morandi per tutta la durata del Festival e non solo durante l'intervista. D'altra parte, come ci ha ampiamente dimostrato durante le cinque serate, l'unico motivo per il quale stava su quel palco è stato meravigliosamente riassunto da Morandi stesso che presentandola a DeNiro ha detto:'Elisabetta Canalis una nostra bellezza italiana! Una ragazza...................................molto bella.' Parlando di stile in merito alla quarta serata c'è poco da dire: Belen aveva rubato i costumi di scena alla principessa Xena mentre Elisabetta si è avvolta nella carta di un mega-Ferrero Rocher.





Belen - Fausto Puglisi Elisabetta - Vivienne Westwood
Discutibili entrambe le scelte, vincente solo quella di Elisabetta.

Onore al merito di Belen, o chi per lei, che ha scelto uno stilista emergente per una serata così importante. Avrei optato però per qualcosa di più classico, meno decorato e più comodo.
La scena di Belen che continuava a preoccuparsi dello strascico mentre stava in mezzo ai Take That è qualcosa che non avrei voluto vedere. Per non parlare dell'acconciatura con i peggiori capelli posticci della storia.
Al contrario, mi trovo inaspettatamente a trovare più adatti gli abiti di Vivienne Westwood, come detto altre volte tutti uguali a loro stessi.
Passando invece alla quinta e ultima serata la perla migliore ce l'ha regalata ancora lei: uno stacchetto degno del bancone di Striscia, in pieno ed orgoglioso playback, condito con aitanti ballerini, sedie, culi e bastoni. Insomma, il repertorio classico di uno stacchetto come tanti se ne sono già visti su altre reti:



Una cosa l'abbiamo capita in questo Festival: di ballare non è in grado, a cantare non si è -graziaddio- cimentata e in inglese zoppica. Una perfetta rappresentante delle pupe italiane.
Sorvolo sull'eleganza della coreografia poichè non mi sembra molto diversa da quelle di Belen, che però, almeno cantava.
Passando invece agli abiti, entrambe hanno cercato di andare sul classico con i soliti passi falsi.




Belen - Dior Elisabetta - Armani Privè
Non mi sono piaciuti nessuno dei due: il primo troppo rosa e il secondo -ancora- troppo bianco.
Il Dior, pur vestendo benissimo Belen, la faceva apparire leziosa e il trucco giocato sui toni del rosa le conferiva le sembianze di una di quelle bambole di porcellana da salotto.
Elisabetta ha cercato di andare sul sicuro per la serata conclusiva con l'unico stilista che mette sempre d'accordo tutti. A me come sapete non fa impazzire, anche se quest'abito è quasi ineccepibile. Dico quasi perchè è bianco e continua a ricordare troppo quell'abito da sposa che ormai sappiamo tutti non indosserà.
Gli altri cambi di look della serata:
 


 
Purtroppo Belen continua a fallire miseramente la scelta dei look e anche con questi due Dior non riesce a convincere e anzi sembra che si sia vestita da Yamamay, come hanno detto su Twitter.
Elisabetta al contrario continua ad andare sul sicuro con l'abito cammello e l'ultimo color cipria reso accattivante da un'acconciatura finalmente diversa.
Siamo alla fine amiche.
Avevo già una mia preferita e questo Festival me l'ha confermata.
Belen ha vinto in stile con il completo pantalone di Moschino, e ha vinto in genuinità e bravura sul palcoscenico.
Non mi aspettavo nulla da entrambe ma lei è stata l'unica a disattendere le aspettative.
Inoltre, oggi nell'intervista con Lorella Cuccarini è stata tenerissima e autentica: ha ammesso che ha avuto paura in ogni passo, in ogni balletto e in ogni canzone e pur essendo lei una persona solitamente svergognata ha cercato di fare del suo meglio. Per una volta è stata messa da parte la sua storia con Corona e forse ha finalmente smesso di essere solo 'la fidanzata di' facendo diventare lui 'il fidanzato di'.

La giusta chiosa per questo Sanremo, come sempre, viene da quei due furboni di Luca & Paolo:


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