Resiste invece l'alone di mistero sull'identità dei personaggi femminili. A fare il punto del Festival è Carlo Conti a margine della presentazione delle due vincitrici di Area Sanremo, che saranno sul palco dell'Ariston tra le Nuove Proposte. Il 13 gennaio la presentazione ufficiale della kermesse.
«Non sarà un'impresa facile» scegliere i big quest'anno, ha ammesso Conti, spiegando che accanto ad artisti italiani di fama internazionale che si esibiranno in lingua straniera ci potranno essere interpreti internazionali che canteranno in italiano. «I brani presentati sono circa 250 e noi dobbiamo sceglierne soltanto sedici», ha detto il presentatore che renderà noti i nome dei selezionati il 14 dicembre all'Arena di Giletti.
Si ipotizza anche che i big possano salire a diciotto. Ancora non ci sono certezze nemmeno sulla ventilata presenza dei Pink Floyd. «C'è una trattativa in corso, ma non è semplice», ha riconosciuto Conti, che non ha voluto dare indizi nemmeno sulle vallette che lo affiancheranno. Nei giorni scorsi sono circolate voci sulla presenza di Emma e Arisa al suo fianco, o anche di Asia Argento e Vanessa Incontrada, ma il conduttore ha cercato di sviare. «Rita Forte e Fiordaliso. No, scherzo. Ma sarebbe un'idea. Ci devo pensare», ha detto ai giornalisti.
Per il momento sono stati annunciati i nomi delle due giovani cantanti vincitrici di Area Sanremo per le quali si aprono le porte della partecipazione al festival tra i giovani. Sono Erika Mineo (in arte Amara), di Prato, e Chantal Saroldi (in arte Chanty), che si sono aggiudicate la vittoria dopo le audizioni degli otto finalisti. Le altre 6 Nuove Proposte, scelte dalla Commissione musicale, saranno rese note martedì prossimo. «Studio in conservatorio e provengo dalla musica soul e dal jazz - ha commentato Chanty -. Da un anno o due mi sono buttata nel pop italiano. Non mi sentivo ancora abbastanza pronta, ma i giudici hanno creduto in me e spero di proporre un progetto che piaccia a tutti». Mentre Amara si è definita cantautrice di pop rock. «Non ho ambizioni, ma soltanto vocazione. L'importante è lavorare con intelligenza e amore», ha aggiunto.
Per Conti sono «due meravigliose voci femminili». «Auguro loro tanto fortuna, così come a tutti gli altri partecipanti di Area Sanremo, nella speranza che per loro si possano aprire altre mille porte», ha detto il presentatore, per il quale l'edizione 2015 del Festival rappresenta un ritorno alla sua «seconda casa». Conti ha ricordato di essere approdato la prima volta nella Città dei Fiori nel 1986 per conto di una radio di Firenze. «Ero con una 'Fiat 127' arancione. Poi, professionalmente ho avuto tante soddisfazioni: da '50 Canzonissime' a 'Sanremo contro Sanremo' e così via». Sarà un bel Festival? «Lo potrò dire il prossimo 15 febbraio, intanto pedaliamo e lavoriamo come sempre». E in bicicletta Conti scherzando dice che arriverà all'Ariston, «con un bouquet di fiori, suonando il violino».