Ho avuto la fortuna di trascorrere alcuni giorni a Sanremo. Un posto che ricordavo bello e ben tenuto, vi ero stata nella primavera del 2008 e mi era piaciuto moltissimo.
Vi sono ritornata, per pochi giorni, la settimana scorsa.
Una delusione, almeno dal mio punto di vista.
Cercavo le “montagne” di fiori che vi avevo trovato l’altra volta, cercavo le splendide sterlizie che ornavano le aiuole di corso imperatrice, cercavo il tappeto di fiori ai piedi della statua della primavera, cercavo le scalinate della case piene di vasi con fiori splendidi. Quasi nulla ho trovato
Le sterlizie sono scomparse, ci sono dei bei ciclamini, ma assai meno esotici, ci sono le violette del pensiero che occhieggiano carine dalla balconata del casinò, ma ai piedi della statua della primavera, ahimè, solo prato all’inglese, niente fiori, ai piedi delle grandi magnolie solo un praticello. Lungo i cordoli delle strade, un tempo zeppi di fiori, ora solo una tenue erbetta.
E’ un rimprovero che faccio al sindaco pidiellino Zoccarato, esperto in divani, come dice il suo “curriculum”, e gli chiedo: “un giardiniere in più, una qualche bella pianta fiorita in più, non ci starebbe mica male”.
E’ aprile il mese dei fiori fioriti per eccellenza.
E poi il lungomare, è bello, ci sono le palme, ma neppure un fiore di quelli che si piantano nuovi tutti gli anni. Per fortuna che ci sono i pitosfori dai piccoli e profumati fiori, alberi piantati in altri tempi.
Viale Imperatrice era pieno di sterlizie come queste:
Ora ai piedi delle stupende palme centenarie ci sono ciclamini belli sì, ma troppo piccoli ed avvizziti. Peccato
Colpa del grecale che ha soffiato forte in questi giorni, oppure di un’incuria spaventosa che colpisce un gioiello della nostra Italia?
Sindaco svegliati, Sanremo era più bella quando era governata dai comunisti, che vuoi fare la figura del fesso spilorcio di fiori e giardinieri?
Datti una mossa e alzati da quei divani. O Sanremo non è più Sanremo.
Nel 2008 , la statua della primavera simbolo di Sanremo era tutta in fiore:
Ora c’è solo il prato verde. Può darsi che abbia sbagliato settimana e che prima fosse più bello, ma insomma, qualcosa in peggio è cambiato.