Il Festival di Sanremo sta per iniziare ma le polemiche come da tradizione precedono sempre l’evento canoro che per l’edizione 2012 diventa “social”. Attraverso la pagina facebook “Sanremosocial” gli utenti contribuiscono alla selezione di giovani talenti e su questo si sono accese le polemiche. Con il contributo anche di Enzo Iacchetti. Ma basta avere una pagina su facebook per definirirsi “social”?
Una bella iniziativa, no? Soprattutto per una manifestazione che ha necessità di essere svecchiata e avvicinata a un pubblico più giovane.
Domenica mattina, però, fra i miei contatti (fra cui Filadelfo Castro, amico e musicista di talento, che mi ha permesso di comprendere meglio l’iniziativa) inizia a circolare un post, largamente condiviso, di Enzo Iacchetti:
Caro Gianni Morandi, sei proprio un ignorante di musica dei giorni nostri, sei rimasto alla Fisarmonica e adesso sei il capo delle giurie che scelgono i giovani per San Remo. Avete fatto tu e la Rai questa porcata di San Remo Social, per dare una possibilità agli ascoltatori del web (che stanno diventando fondamentali per il futuro della musica) di esprimersi con un voto verso le canzoni preferite. Bene le canzoni più votate dal web non sono state prese. Bella presa per il culo non pensi ? Non credi che facendo così non fai che alimentare il sospetto che sia già tutto stabilito ? Siete schiavi delle majors della discografia. Perché non lo ammetti ? E’ già tutto stabilito e voi prendete per il culo centinaia di ragazzi che scrivono molto meglio della vostra musica da buttare. In migliaia hanno speso soldi per farsi i video clip, per iscriversi alle accademie , arrivi tu e prendi i più scarsi. Morandi, ma vattene a fanculo va. Il tuo ex amico Enzo Iacchetti”.
Sono curiosa e vado a vedere la pagina Sanremosocial e a prima vista è tutto regolare: landing page pulita, in tema..
Vado alla bacheca…ed ecco il solito caso di completa incapacità di gestione di crisi. Anzi, qui semplicemente la crisi è ignorata: gli amministratori continuano imperterriti a pubblicare post su vincitori, regolamenti, ecc, senza minimamente rispondere alle richieste di chiarimenti (prima) e al profluvio di insulti (poi) che arrivano come risposta.
La bacheca è chiusa, perciò gli utenti si sfogano ad ogni messaggio lasciato dalla Pagina (che di norma saluta con “cari amici”).
Ovviamente non tutte sono critiche: alcuni fan difendono l’operato della Direzione Artistica, ma in generale l’effetto che si ha è che di interazione non ci sia poi molto. Era inevitabile? Si poteva gestire diversamente? Personalmente ritengo di sì, a una condizione: che fin dall’inizio si valutasse come rispondere alle inevitabili proteste che sarebbero arrivate dagli esclusi e dai relativi fan.
Non entriamo nel merito della scelta effettuata (anche se ad oggi i risultati del web non risultano pubblicati): partiamo semplicemente dal presupposto che un concorso come quello, con in palio il palco dell’Ariston, scatena per sua natura un vespaio notevole. Nella Pagina non c’è traccia di policy, nessun commento viene moderato, ma qualche utente lamenta la censura (e scorrendo all’indietro i commenti si nota come gli Amministratori non sia intervenuti nemmeno in caso di richieste d’aiuto tecnico).
Ovvio che non ci si può aspettare di soddisfare tutti: i candidati erano oltre 1000 e i selezionati 60, qualcuno di scontento e deluso è naturale che ci sia, così come è inevitabile che interventi degli Amministratori possono gettare benzina sul fuoco. Però non riesco a non pensare che quest’occasione sia stata abbondantemente sprecata e che, se ci fosse stata una seria programmazione prima di lanciare Sanremosocial, l’esperienza sarebbe stata molto più fruttuosa sia per i fan sia per il Festival.
Purtroppo, invece, quello che ottiene questa pagina è di consolidare la sensazione che tutto sia truccato e che, alla fine, di spazio vero per i giovani, ne resta davvero poco.
Insomma, il solito Festival per nulla “social”. E voi che ne pensate? Come vedete questa apertura del Festival di Sanremo al mondo dei social network?