Santa Teresa D'Avila

Da Eleonoraely

Al di là dei tuoi doni e delle tue speranze,quand'anche non vi fossero né cielo, né inferno,io lo so, mio Dio, che t'amerei ancora.


Felicità di chi ama
Libero e lieto è il cuore innamorato
Che tutto e solo si concentra in Dio.
Per Lui rinuncia ad ogni ben creato,
per Lui si lascia in disdegnoso oblio.
Il suo pensiero è tutto in Lui sacrato,
ed Ei l’appaga in ogni suo desio.
Così, fra mezzo a questo mar sconvolto,
passa sereno nella pace avvolto.


Innanzi alla bellezza di Dio


Bellezza incomparabile

Ch’ogni bellezza anneri,
innanzi a Te che l’anima
senza ferir feri,
ogni terreno amore
non con rimpianto muore.
Nodo che insiem sì varie

Cose congiungi e tieni,
deh! Non ti scior! Se l’anima
stretta al suo Dio trattieni,
in gioie senza uguali
mutansi tosto i mali.
Quei che non è, all’Essere

Che non ha fine unisci;
m’ami senza mio merito;
senza finir finisci.
Innanzi a Te, o Possente,
fai grande il mio niente. 



Lamenti dell'esilio
Cammino interminabile, 
lungo e crudele esilio, terra in cui debbo vivere, soggiorno di perielio! Signore amabilissimo, concedimi d’uscire, ché ansiosa in Te d’immergermi, desidero morire. 
Da Te lontana, l’anima 
struggesi in duolo e in pianto: la vita è triste e lugubre, priva d’alcun incanto. Ohimè! Infelice e misera, costretta qui a soffrire!... Ansiosa in Te d’immergermi, desidero morire. 
Morte, benigna ascoltami, 
soccorri a tante pene, vibra i tuoi colpi amabili, spezza le mie catene! Che gioia, o Dilettissimo, lassù con Te venire!... Ansiosa in Te d’immergermi, desidero morire. 
L’amor terreno avvinghia 
a questa triste vita, ma l’alto amor etereo verso quell’altra incita. No, non si può più reggere: altrove è il mio desire. Ansiosa in Te d’immergermi, desidero morire. 
Questo terreno vivere 
è un’iterata guerra: la vera vita vivesi oltre la grama terra. Schiudi, Signor, l’empireo, fammi con Te venire, ché ansiosa in Te d’immergermi, desidero morire. 
Chi potrà mai dolersene 
Se questo fral perisce, quando in tal modo acquistasi il Ben che mai svanisce? Amarti, amarti, o Amabile, amarti e mai finire. Ansiosa in Te d’immergermi, desidero morire. 
L’anima afflitta spasima 
senza trovar ristoro. Ma chi potrìa non piangere lungi dal suo Tesoro? Vieni, Signore, ascoltami, non farmi più soffrire, ché ansiosa in Te d’immergermi, desidero morire. 
Se con sottile astuzia 
togliesi al suo elemento il pesce muore e termina ogni altro suo tormento. Io qui invece struggimi lungi da te a patire… Ansiosa in Te d’immergermi, desidero morire. 
Invano, o Dio, ti supplico, 
invan ti cerco e bramo: ognora a me invisibile, non senti che ti chiamo: onde infiammata spasimo mai stanca di ridire ché ansiosa in Te d’immergermi, desidero morire. 
Quando nei candid’Azzimi 
scendi nel petto mio, tosto il pensiero angustiami che poi n’andrai, mio Dio. E allor diffusa in lacrime Altro non so che dire, ché ansiosa in Te d’immergermi, desidero morire. 
Cessi, Gesù dolcissimo, 
quest’aspra pena mia! Appaghisi quest’anima che Te, Signor, desia! Fugate alfin le tenebre, possa pur io gioire, ché ansiosa in Te d’immergermi, desidero morire. 
Ma no, Signor! Innumeri 
sono i miei falli rii: è giusto che qui spasimi che qualche cosa espii. Alfin, però, i miei gemiti Degnati d’esaudire, ché ansiosa in Te d’immergermi, desidero morire. 



Canto a Gesù crocifisso
Se elevo a te, mio Dio, il mio grido d'amore,

non è affatto per il cielo che ci hai promesso;
e non è neppure l'inferno, con i suoi territori,
che mi fa allontanare dal tradirti.
Ma io ti amo, mio Dio, vedendoti così,
inchiodato su questa croce imporporata dal tuo sangue.
Sono le tue piaghe che amo, ed è la tua morte,
quel che amo è il tuo amore.
Al di là dei tuoi doni e delle tue speranze,
quand'anche non vi fossero né cielo, né inferno,
io lo so, mio Dio, che t'amerei ancora.

Amarti è mia felicità tanto quanto mio dovere.
Non mi accordare nulla, dunque, anche se t'imploro:
l'amore che ho per te non ha bisogno di speranza.

( Santa Teresa d'Avila, carmelitana scalza)