Santoro come Freddy Krueger. Torna l’incubo di Mr. B

Creato il 07 luglio 2010 da Massimoconsorti @massimoconsorti

Agli occhi del povero Mauro Masi, indipendente direttore generale della Rai, Michele Santoro si sta trasformando in Freddy Krueger, l’inquietante protagonista dell’altrettanto inquietante saga cinematografica di Nightmare. Appena il direttore si rilassa un momento, dopo aver chiesto ed ottenuto un aiuto economico dalle casse della Rai per risolvere a suon di milioni il contratto con il Michele Nazionale, ecco che minacciosamente torna l’incubo. Con una inquietantissima lettera al Presidente della Rai, Michele Santoro annuncia il suo ritorno in video, con Annozero, a settembre. Disconoscendo in toto il ruolo del super direttore megagalattico Masi, Santoro ha deciso di annunciare il suo ritorno sulle scene della tivvù di Stato direttamente al Presidente chiedendogli però, cortesemente, di informare Masi. La cosa, ovviamente, ha fatto infuriare “baffetto 2” tanto somigliante al “baffetto 1” D’Alema, che ha deciso di dar battaglia in consiglio di amministrazione avvalendosi del brogliaccio dell’accordo con Santoro per la sua uscita soft sempre da incubi, ma stavolta suoi e di Silvio Berlusconi. C’è da dire che Silvio con Michele le ha provate tutte. Lo ha blandito assumendolo per un periodo nelle sue reti, lo ha prima minacciato poi licenziato, gli ha scatenato addosso i mastini ringhiosi della sua personale galleria di giornalisti al soldo con l’ordine di azzannarlo alla giugulare, gli ha lanciato contro editti ed anatemi, è ricorso ai riti voodoo e al Mago di Arcella per il malocchio, chiesto consigli a Putin su come eliminare giornalisti e farla franca, interrogato Paolo Fox per appurare i suoi momenti no e tirargli un calcio fra le palle e infine, stanco e smarrito, convocato il Mago Otelma a Palazzo Grazioli per esaminare la possibilità di farlo lievitare nello spazio intersiderale con un biglietto di sola andata. La riposta è stata un “no” non mediabile su tutta la linea. E così, quatto quatto, Michele Santoro ha preso carta e penna e ha scritto a Paolo Garimberti: “Le chiedo di comunicare al direttore generale che vado in vacanza dopo un anno di duro lavoro e tornerò alla fine di agosto per fare Annozero che andrà in onda a partire dal 23 settembre”. Detta così sembra effettivamente la lettera di un dipendente che avvisa il suo datore di lavoro di quanto farà da qui a breve ma Santoro, che conosce perfettamente i suoi polli, ha terminato la missiva a Garimberti con: “Le ricordo che Annozero è in onda grazie ad una sentenza del giudice, confermata in appello e che chiunque ne ostacolerà la regolare programmazione sarà personalmente responsabile” che, secondo noi, non significa affatto “minacciare” come qualche “megafono” del Capo ha prontamente sottolineato ma “ricordare avvisando” che è tutt’altra cosa. La nuova stagione televisiva si sta dimostrando, nei fatti, sempre più condizionata dai giudici del lavoro piuttosto che dalle esigenze di un palinsesto “cabriolet”. I due direttori di Rai3 (il nominato Di Bella e il reintegrato Ruffini) ad esempio, sono alle prese con la collocazione e il numero di puntate di Parla con me, della premiata ditta Dandini&Vergassola. Le ultime indiscrezioni dicono che le serate di programmazione rimarranno quattro e che le trasmissioni per i 150 d’Italia troveranno la loro collocazione in una fascia pomeridiana giornaliera. Nulla da fare invece per Blob – L’osceno del villaggio di Bertolino, cancellata definitivamente (anche per ascolti non entusiasmanti). Caso a parte Che tempo che fa, la trasmissione di Fabio Fazio entrata solo di passaggio fra quelle invise al Capo. Ne è uscita quando qualcuno ha fatto notare a Berlusconi che Che tempo che fa è una produzione Endemol, una struttura proprietà di Mediaset e quindi sua. La Rai paga Endemol e quindi Mediaset. Che fa, lascia?


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