nulla di buono all’ orizzonte.
così santoro è riuscito a risollevare mediaticamente quel mostro politico di berlusconi. complimentoni, veramente.
e per quale motivo? essere il più seguito della serata. me lo immagino santoro, che si abbraccia con travaglio, contenti d’ aver superato con gli ascolti carlo cracco che fa il giudice a masterchef. quando il magna-magna dalla politica supera quello della tavola, cosa volete che ne venga fuori poi? merda ovunque, non solo dall’ orifizio preposto.
avrebbero dovuto distruggerlo mediaticamente. sono anni che si preparano e la vendetta era un piatto da gustare freddo. questo è quello che avrebbe dovuto essere. io santoro me lo ricordo quando andò da celentano in un rockpolitik di qualche anno fa, dopo essere stato cacciato a tempo intederminato dalla rai. me lo ricordo che con gli occhi lucidi quasi piangeva , poveretto. era tutto quel che sapeva fare a detta sua, e il caimano dittatore l’ aveva esiliato.
ora potete dirmi che le ragioni personali non sono moralmente giustificabili per “distruggere” un uomo in televisione, anche quando se lo meriterebbe, dopo anni di neppure troppo velato rancore, ma cazzo santoro… fare l’ esatto contrario, ovvero regalargli, al caimano, una credibilità come nessuno ancora era riuscito a fare, è da masochista e traditore, venduto solo per 9 milioni di ascoltatori.
e quei milioni di italiani che invece avrebbero voluto veder svanire lo spettro del caimano una volta per sempre? traditi, appunto. come sempre.
ora si legge nei blog che berlusconi ha vinto il (finto) scontro televisivo perchè un bravo comunicatore. balle, è santoro che gliel’ ha concesso, insieme alla suo staff. esattamente come più di 20 anni fa veltroni non si oppose in parlamento al decreto craxi e le tre frequenze berlusconiane in cambio di rai 3. (dal minuto 2:00 del video linkato).
i berluscones ringalluzziti come non ne avevano più coraggio da tempo. bravo santoro. e tanta vergogna guardandoti allo specchio spero.
qualcuno dirà “è solo spettacolo”. sarà, ma in gioco ci sono pur sempre le nostre vite future, venduti del cazzo.