Possibile che Santoro non riesca a proporci nulla di diverso dai soliti noti? Passi per Vendola che comunque è in qualche modo “la sinistra” televisiva da svariati anni, ma anche Brunetta e anche Nesi, da tempo immemorabile l’homme de plume di Confindustria? Con tutto ciò che è accaduto e di fronte ai massacri cui sta andando incontro la società italiana, di fronte alla necessità di trovare un nuovo cammino, possibile che ci sia una così modesta variazione sul tema? L’informazione più vivace e diversa si trova evidentemente fuori dall’areale dell’informazione mainstream che non sa che riproporre il vecchio. E dalla quale non nascerà una nuova specie di Italia.
Almeno bisogna dire che questa persistenza dimostra lo stretto collegamento fra l’invecchiamento della politica e il sistema mediatico che ne è in qualche modo il correlato: guai a rinnovare le scalette e a presentare personaggi nuovi, guai ad affrontare una mutazione consistente dei nomi, delle facce e dei discorsi. Solo che questa riproduzione del vecchio non è affatto divertente, stufa e restituisce un senso di inutilità: ecco la differenza fondamentale.