Più d’uno nel corso dei secoli ha spiegato la storia come un rincorrersi di cicli.
Giovambattista Vico in particolare è particolarmente noto per la sua teoria dei “corsi e ricorsi storici” il che non significa che la storia si ripeta quanto piuttosto che è l’uomo ad essere sempre uguale a se stesso, pur nel cambiamento delle situazioni e dei comportamenti storici.
Così ciò che si presenta come nuovo nella storia è paragonabile per analogia a ciò che si è già manifestato in tempi più o meno recenti.
In tal modo, ad epoche di civilizzazione e progresso, accade che seguano epoche di “ritornata barbarie”.
La storia, è sempre uguale e nel contempo è sempre nuova.
Così nel leggere ed ascoltare le reazioni di Silvio Berlusconi e dei suoi “aficionados” al downgrade dell’Italia da parte di Standard and Poors di questi giorni non può che tornare alla mente questa canzonetta degli anni 30′ scritta e diffusa in occasione della comminazione delle sanzioni all’Italia su iniziativa dell’Inghilterra, la “perfida Albione”, da parte della Società delle Nazioni.
D’altra parte allora, come ora, la classe dirigente del paese si distingueva particolarmente per senso di responsabilità, moralità, educazione ed eleganza, sia nel dire che nel fare.
Qualcuno ritiene che non sia così ?
SANZIONAMI QUESTO!
Tutto quel che fai
lo fai per gelosia,
e questo, amica mia,
perché vorresti vivere anche tu
quest’ora di eroismi e di virtù.
Ma non lo puoi ed io lo so
perciò mia cara canterò…
Sanzionami questo
amica tenace
lo so che ti piace
ma non te ne do!
Guarda la regina
che dona la sua fede,
quella che il re gli diede.
L’altare della patria coglierà
l’offerta che ogni sposa porterà.
E dalla reggia al casolar
un fiume d’oro va all’altar…
Sanzionami questo,
o amica rapace,
lo so che ti piace
Ma non te ne do!
…