Nel numero estivo di agosto-settembre di Nigrizia, il periodico dei Comboniani di Verona, mama Mapuchi ci propone, come ogni estate, di esercitarci in cucina con la cucina africana.
Ed è un appuntamento da non perdere ,specie per chi, come me, è ghiotta di banane e ama stare poco ai fornelli ma fare anche la sua bella figura.
E nelle sere estive un dessert a base di banane, siatene certi, è il top per una cena in giardino con gli amici.
Per i “sohnos de banana” in quattro persone occorrono 220 gr. di banane, 30 gr. di zucchero,120 gr. di farina, appena due decilitri di latte, un uovo, olio, cannella e zucchero per la decorazione.
Se si è in più, basta aumentare in proporzione le dosi.
Subito si sbucciano le banane, che siano ben mature, le quali poi si schiacciano agevolmente con una semplice forchetta, mentre in una ciotola si amalgama il composto fatto con l’uovo, la farina, il latte e naturalmente lo zucchero.
Con l’aiuto di un cucchiaio, o anche più praticamente con le mani,ben pulite, si formano delle palline di composto, che si friggono nell’olio ben caldo.
Tolte dalla padella e ben asciugate con della carta da cucina assorbente (l’universale e notissimo Scottex è utilissimo) ,si procede a spolverarle di zucchero e di cannella.
E a servirle, a fine cena , per il piacere del palato , un po’ esigente di questa stagione, dei nostri ospiti.
E finisce che magari ci meritiamo anche un plauso per l’originalità.
“Sohnos de banana”, infatti, è una ricetta tipica dell’isola di Sao Tomé.
Grazie, mama Mapuchi.
Tu non immagini neanche quanto mi fai felice con i tuoi suggerimenti.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)