La lezione, introdotta dal delegato Slow Food della Val Bormida, Meinero Gianpietro, ha coinvolto gli alunni della classe quarta del corso Enogastronomico dell’Alberghiero di Alassio ed è stata incentrata sul principio ispiratore dei “Mercati della Terra” coinvolgendo produttori, come quelli valbormidesi, che commercializzino solo prodotti frutto del loro impegno e della loro esperienza. Nell’attività didattica e nel focus sulla cucina e sui prodotti di “Terre di Bormia” è emersa con forza la filosofia del buono, pulito e giusto: buono per il palato, pulito per l’ambiente e giusto per la società. I giovani chef e futuri maitre hanno potuto sperimentare la differenza tra i frutti di coltivazioni naturali e quelli ottenuti tramite gli Organismi transgenici (Ogm) e soprattutto comprendere la bontà e la qualità di quelli naturali, cioè derivati da processi produttivi tradizionali ed ecosostenibili. Il progetto formativo si è concluso con la preparazione della vellutata di zucca di Rocchetta con il tartufo nero della Val Bormida. Il progetto “L’azienda come libro di testo” ha l’obbiettivo di far comprendere ai discendenti le competenze richieste dalle imprese e al contempo introdurli al concetto di formazione continua e specializzata. Un viaggio pedagogico che, grazie al consorzio “Terre di Bormia”, li ha introdotti nella cucina tipica di un angolo enogastronomico della nostra Liguria ai più sconosciuto. L’iniziativa è parte integrante del progetto I Comunicativi coordinato dai docenti Monica Barbera, Antonella Annitto, Katiuscia Giuria, Daniele Cuminetti e Franco Laureri.