È indubbio che l'argomento trattato e la trama (due canali televisivi si scontrano per lo scoop su un presunto caso di possessione) siano parecchio intriganti e difatti, carico dell'esperienza precedente e pieno di aspettative, mi sono fiondato sul film senza alcun tipo di protezione.
Mendoza è bravo nel costruire l'ambientazione tele-giornalistica, la costante pioggia e le inondazioni che accompagnano tutto il film riescono a creare la giusta atmosfera, ma oltre a questo non va. Gli manca di una vera trama, la quale sembra un assemblaggio alla buona di tanti spezzoni, l'horror demoniaco non è pervenuto e l'angoscia delle allucinazioni/visioni è talmente blanda da non destare alcun interessare, manco per sbaglio. L'attacco ai mass media, punto cruciale della pellicola, non è per niente strutturato e lo spettatore non arriva mai ad essere in qualche modo scandalizzato. Persino la "punizione" che colpisce i giornalisti truffatori raccoglie solo menefreghismo.
Sapi è un film che non decolla mai, sconclusionato e di zero appeal. Se vi dovesse capitare di vederlo e vi dovessero venire sentori di nausea sappiate che è colpa della stramaledettissima shaky cam.
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