Sapone al Miele e Camomilla - Metodo a caldo

Da Manuki @manuki16
In questo nuovo capitolo sul sapone vedremo in dettaglio come realizzare il sapone con il metodo classico a caldo, ossia a Bagnomaria.
La differenza principale con il metodo a freddo è il momento dell'aggiunta degli oli o additivi, che avviene in questo caso solo dopo la cottura. In questo modo gli additivi soffrono di meno la violenza della reazione di saponificazione. In effetti la profumazione del sapone cotto risulta più intensa di quella del sapone fatto con il metodo a freddo. Ma questo vale anche per altri additivi come oli pregiati o ad esempio Vitamina E.
Altra cosa molto importante è la  temperatura, è necessario lavorare a temperature inferiori a 45 gradi per evitare l'"effetto vulcano" in cottura
Una cosa da non sottovalutare è la consistenza della pasta, che sarà più densa e difficile da gestire negli stampi.
Come ricetta dimostrativa voglio usare quella che ho inventato per partecipare al concorso de La Saponaria e che, anche grazie a voi ed ai vostri voti, ha vinto.
Questo sapone è ottimo come sapone viso e corpo grazie alle ottime qualità del miele, che in particolare ha capacità rigeneranti per i tessuti danneggiati, ha proprietà energizzanti, rafforza le difese cutanee e protegge da smog, agenti atmosferici e bruschi sbalzi di temperatura.

Sapone al Miele e Camomilla


Ingredienti:
Infuso di Camomilla 375g
Idrossido di Sodio 132,6g
Cera d’api 20g
Olio di Cocco 200g
Olio di Oliva 540g
Olio di Ricino 40g
Olio di Riso 75g
Olio di Vinaccioli 100 g
Dopo la cottura
o.e. camomilla 7ml
o.e. limone 5ml
o.e. arancio 5ml
o.e. zenzero 1,5ml
miele 20ml
olio di riso 25gr
Procedimento: 
Fase 1: Preparare l'area di lavoro Il posto ideale per fare il sapone è la cucina perché c'è a portata di mano tutto quello che serve. Sgombrate il piano di lavoro, copritelo con vecchi giornali o con strofinacci. Indossate i guanti e tenete a portata di mano la mascherina e gli occhialini.
Fase 2: Preparare la soluzione caustica Indossate guanti, mascherina e occhialini ed in una tazza larga pesate con assoluta precisione la soda caustica. Nella caraffa di pirex pesate il caffè. Mettete la caraffa sul fondo del lavello. Versate poco a poco la soda nell'infuso freddo di camomilla, mescolando in modo che si sciolga bene. Attenzione perché la temperatura della soluzione caustica salirà rapidamente sino ad 70/80 gradi. Riponete il contenitore coperto in un luogo sicuro a raffreddare
Fase 3: Preparare i grassi
Mettete nella pentola di acciaio nella quale volete saponificare sulla bilancia e, con assoluta precisione, pesate i grassi e la cera, tranne quelli che volete aggiungere alla fine. Questa pentola deve avere un coperchio.
Prepariamo ora il bagnomaria. Dovete avere una seconda pentola più grande di quella in cui saponificherete. Le due pentole si devono inserire l'una nell'altra in modo che vi sia dello spazio sotto e intorno e che siano fonde a sufficienza perchè il livello dell'acqua nella caldaia (la pentola esterna) sia sopra il livello della pasta di sapone nella pentola interna.
Riempite la caldaia con acqua e controllate che il livello dell'acqua sia corretto inserendo la pentola con i grassi.
Accendete ora il fuoco e cominciate a fate sciogliere i grassi, dopodiché togliete la pentola dal Bagnomaria. Lasciate l'acqua a sobbollire e rabboccate in caso evapori troppo.
Fase 4: Preparare gli ingredienti facoltativi Mentre la soluzione caustica raffredda e il grasso si riscalda, misurare gli oli essenziali ed in una tazzina mescolarli con l'olio da aggiungere a fine cottura.
Fase 5: Versare la soluzione caustica nei grassi Indossate guanti, mascherina e occhialini, con il termometro controllate la temperatura del grasso e della soluzione caustica. Quando entrambe sono sotto i 45°C versate dolcemente la soluzione caustica nel grasso, mescolando bene col cucchiaio di legno. Ora è il momento di passare al frullatore a immersione.
Fase 6: Il nastro Mentre frullate, il sapone cambierà colore e consistenza, diventando sempre più cremoso. Ad un tratto, togliendo il frullatore e facendo colare un po' di miscela nella pentola, vedrete che resterà in superficie per qualche secondo prima di affondare. Questa "traccia" è il nastro.

Fase 7: Cottura  Dopo aver raggiunto il nastro rimettere la pentola nella caldaia dove avete lasciato l'acqua a sobbollire e coprite la pasta di sapone con il coperchio. Lasciare cuocere almeno un'ora rabboccando eventualmente l'acqua evaporata dalla caldaia. A seconda dei grassi utilizzati la pasta di sapone può metterci da una a due ore per completare la cottura.
Mentre il sapone cuoce preparate gli stampi foderandoli con la carta forno se necessario.
Quando la pasta di sapone sarà diventata di una consistenza gelatinosa fino al centro,  il sapone dovrebbe essere pronto.
Per stabilire se è pronto prelevate dal cucchiaio che avete usato per mescolare una piccola quantità di sapone e lasciatela raffreddare. Dopo qualche minuto provate a formare una pallina. Se riuscite il sapone è pronto. Mentre se rimane cremoso no.
Se non è pronto richiudete la pentola e fate cuocere per altri 15 /20 min e ripetete la prova fino a che si formerà la suddetta pallina.
Fase 8: Aggiunta ingredienti e stampo
Quando la pasta di sapone è pronta aggiungere gli ultimi ingredienti. Mescolare molto bene per amalgamarli  e poi versare subito nello stampo. Battere lo stampo per eliminare eventuali bolle.
La pasta cotta rispetto a quella ottenuta con il metodo a freddo è molto meno liquida e dovrete agire più in fretta in questa fase. Per avere un sapone più omogeneo isolarlo con qualche coperta e farlo raffreddare lentamente.

Fase 8: Stagionatura Una volta raffreddato il sapone fatto con il metodo a caldo può essere sformato, tagliato ed utilizzato poichè la saponificazione è già completa.
Questo particolare sapone avrà però una consistenza un po' morbida una volta sformato quindi  una stagionatura di  un paio di mesi renderà il sapone più asciutto e consistente.
N.B. Leggere BENE le "Note sulla Sicurezza" contenute in questo pdf, tratto dal sito ilmiosapone.it
Mi raccomando chiedete pure se avete domande, dubbi o curiosità!
Vi rimando alla sezione del blog sul Sapone per altri articoli sull'argomento. Alla prossima!



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