Sapore di… mosto

Da Leggere A Colori @leggereacolori

Russell Crowe, dopo il ruolo del grande conquistatore nel film che lo ha reso celebre Il gladiatore, stavolta preferisce lasciarsi “conquistare”. E nel film Un’ottima annata che lo vede ancora una volta protagonista, Russell depone le armi, e si arrende all’amore. A quasi dieci anni dall’uscita di questa commedia romantica, la si può ancora rivedere (meglio però se si è fidanzati). L’ingrediente base per i film sentimentali, dove l’uomo d’affari cinico e spietato che divora colleghi e concorrenti per poi essere avvinto dall’amore, può essere senza ombra di dubbio qualcosa di ripetitivo, anche se nel film c’è Russell Crowe. Tuttavia, il regista sembra essere ormai deciso – e inoltrato – in questa linea di principio, e non intende fermarsi. Quindi si presenta la prevedibile “svolta” della trama, dove uno zio muore e lascia in eredità un bel appezzamento di terreno. Chi è il beneficiario? Provate a indovinare: Sì, proprio lui, Russell Crowe. Una strana coincidenza, vero? E proprio in questo punto il film comincia a prendere una “brutta” piega, o meglio, inizia un percorso a ritroso per il protagonista. La Provenza, inizia così, a prendere forma e ad essere lo sfondo ideale, quasi pittoresco, per l’idilliaca infatuazione. C’è da dire che le scenografie sono ben curate, e la vendemmia arriva proprio al momento giusto. Prima però, c’è l’incontro con Fanny, anzi, incontro accidentato, che suona un po’ da “Kiss me Licia”, in cui Mirko e Licia si incontrano per caso, come recita la si […]

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