Anche il gusto è un modo di esplorare, di conoscere.
I piatti tipici raccontano il territorio in cui sono nati, ne sono un'espressione creata ai fornelli, declinata attraverso le eccellenze gastronomiche che lo caratterizzano.
Attraverso la cucina si conosce la storia, la personalità, le inclinazioni di un luogo.
Il cibo è un racconto, un biglietto da visita.
E' una guida turistica, una full immersion in una cultura.
Il blog tour in Sicilia con Slow Tourism, trascorso sulle pendici dell'Etna alla scoperta di un angolo inedito di questa regione, è stato anche questo: un'esplorazione attraverso il gusto, una scoperta delle eccellenze locali, una conoscenza che si è creata a tavola fra mille delizie - alcune attese (arancini, pistacchi, cannoli), altre a sorpresa.
Ecco le tappe del mio viaggio enogastronomico.
[*] Trattoria All'Ulivo - Mascalucia (CT)
Chi l'avrebbe mai detto di venire in Sicilia a mangiare funghi?
Eppure i funghi del Monte Ceraulo sono una prelibatezza locale che in questa trattoria propongono in diverse declinazioni: stufati, con la pancetta e sotto forma di un ottimo risotto.
E poi i mini-arancini... finalmente! L'assaggio di Sicilia di cui ero più curiosa.
Proseguiamo con la carne di cavallo, e poi con i biscotti delle monache accompagnate da un calice di zibibbo.
Ma questa cena, oltre che buona, è stata anche istruttiva: conoscevate la tecnica per pelare al vivo le arance rosse?
No? Io sono rimasta ancora più incantata dalla sua maestria quando, dopo aver girato questo video, ho provato a cimentarmici anche io, con risultati assai meno professionali.
Ma prometto che mi eserciterò!
Clicca sul link qui sotto per vedere il tutorial sul mio canale You Tube:
http://youtu.be/BLbnQw9QPM8
[*] Bar Pasticceria Somma - San Pietro Clarenza (CT)
Una dolcezza fatta di ricotta, di verde pistacchio, di cannoli, cassate, crema e cioccolato.
Qui abbiamo fatto una sosta per pranzo - dolcissima.
[*] Momà - Arte & Gusto - Mascalucia (CT)
Il cibo è un'arte, e la famiglia Nicotra lo sa bene.
Il nome di questo ristorante-pizzeria, dall'atmosfera minimal ed elegante, dove è possibile cenare circondati da riproduzioni di capolavori della storia della pittura e da quadri originali di artisti locali, è un gioco di parole che fonde il nome del celebre Museo d'Arte newyorchese con una locuzione in dialetto catanese che significa "da mia madre".
Gioco di parole che ben rappresenta la doppia anima della cucina del locale, legata alla tradizione, ma con un pizzico (artistico) di originalità.
Ho preso il tagliere Tour dell'Etna, una tavolozza ricolma dei colori delle eccellenze locali.
E alla fine c'è stato anche un po' di posto per il dolce: sfogliatine, Nutella, crema e cannella - questa sì che è arte!
[*] Masseria Carminello - Valverde (CT)
Qui abbiamo cenato l'ultima sera, e a salutarci c'è stata una vera e propria orchestra di cibi e sapori di Sicilia.
Da un lato mi è dispiaciuto andarci di sera, perché la vista che si deve vedere da lì, sul golfo di Aci, dev'essere un valore aggiunto notevole, e col buio abbiamo solo potuto immaginarla - ma ci siamo concentrati sulla magia del cibo.
Ci accoglie calorosa una tavola già imbandita da una ventina di antipasti: olive, frittate, lupini, aglio, salumi, formaggi, pomodori essiccati... - e continuano ad arrivare.
E i piatti forti della cena continuano a farci viaggiare fra le eccellenze locali, declinando con raffinatezza ed originalità la bontà rustica della tradizione: un viaggio che sa di pistacchio, arancia, peperone, liquirizia.
Un viaggio che sa di Sicilia...