La “caduta” del partito di Berlusconi è anche troppo chiara ed evidente, anche se molti non rinunciano a credere ad una “rifondazione” del partito o addirittura ad una sua ridiscesa in campo.
Se l’ultima ipotesi citata non si verificasse e il PDL fosse davvero tramontato nella politica italiana allora un’altra domanda verrebbe da chiedersi: con il tramonto del PDL tramonterà anche il Berlusconismo imperante nel recente ventennio?!? Domanda a cui rispondere è davvero molto difficile….
Il berlusconismo è “penetrato” nella società italiana e si è ben radicato fondendosi con altri mali della società contemporanea come l’appiattimento sociale, la desertificazione culturale e la massificazione: anzi verrebbe anche da pensare che il berlusconismo “contenga” tanti mali della società conteporanea e nello stesso tempo ne sia la versione italiana.
Sessismo, machismo, arretratezza culturale, riduzione della donna ad oggetto sessuale, arrivismo sociale e tanto altro sono caratteristiche peculiari del fenomeno berlusconiano.
Un uomo che grazie alla personalizzazione nella politica e allo show mediatico, entrambe caratteristiche di cui Berlusconi ha fatto un enorme uso, ha saputo imporsi proponendo una “rivoluzione culturale” in negativo che ha portato l’Italia allo sfacelo e al declino etico e morale.
Tutto ciò appena detto si è sommato ad altri problemi che l’Italia “si porta dietro” da decenni come il nepotismo, il clientelismo, il trasformismo, la corruzione etc. e il tutto ha dato vita ad un mix esplosivo, un “impasto” abnorme che è alla base del declino inesorabile che vive l’Italia in tanti settori, in primis nella società e nella politica come nell’economia.
Sarà difficile “sradicare” il berlusconismo come si sradica “l’erbaccia cattiva” nei campi: sarà difficile fare una rivoluzione culturale diametralmente opposta a quella attuata dal berlusconismo e nello stesso tempo anche risolvere problemi endemici della nostra nazione.