Saraghina gratinata al forno

Da Chicchi
Lo spratto, o papalina o saraghina, come l'ho sempre conosciuta io, è finita proprio oggi dalla vetrina ghiacciata di un pescivendolo ad una sportina blu, al mio frigorifero. Ora credo sia attaccata dai miei succhi gastrici! Ma senza andare troppo nei dettagli, facciamo un passo indietro.
A quando ero piccola. Molto piccola. Facevo ancora l'asilo, e ricordo che spesso ci propinavano del pesce. Un giorno, mangiando una saraghina, ricordo di aver inghiottito una lisca. Che non è pericoloso, perchè sono molto sottili, ma si era incastrata nella gola e non voleva saperne di andare nè su, nè giù. Da lì lo shock per questo pesce, E mia nonna che per anni ha continuato a servirlo in tavola il mertedì sera, fritto nell'olio riciclato (perchè buttarlo via dopo un solo utilizzo??), elogiandone le proprietà nutritive: "mangia la saraghinam che ti fa bene!". Beh, mi sono sempre rifiutata, avevo una vera e propria repulsione dovuta a quell'unico episodio di anni e anni prima (e chissà se era un ricordo vero!).
Al di là del metodo di cottura, però, la nonna aveva ragione (come tutte le nonne, del resto): lo spratto è un pesce azzurro, e in quanto tale è ricchissimo di iodio e Omega 3, ha pochissime calorie (solo 93 per 100 gr) ed ha pochissimo colesterolo.Tutto questo però l'ho imparato oggi.
Oggi pomeriggio, dopo che la pescivendola è riuscita a farmi comprare l'unico pesce che non avrei mai mangiato!
Ovviamente non avevo nessuna intenzione di farlo fritto, e per farlo mangiare anche a mio marito volevo pulirlo per bene prima della cottura. Così ho deciso di seguire fino all'ultimo i consigli della pescivendola, e li ho fatti gratinati al forno!
Per due persone:
  • 450 gr di saraghine belle fresche (le riconoscete dall'occhio rosso
  • 10 gr di pangrattato
  • 1 rametto di prezzemolo
  • 1 peperoncino
  • sale, pepe
  • 2 cucchiaini di sesamo

Nella vostra preparazione NON usate olio. Le saraghine, come ho detto, sono ricche di omega 3, che alla fine sono sempre grassi, anche se buoni. Specie in questo periodo dell'anno, non c'è bisogno di aggiungere altri grassi: ci pensano da sole ad auto-oliarsi!
Per pulirle basta che tagliate via la testa con un coltellino. Vi accorgerete subito che è facilissimo, perchè hanno una carne molto tenera. Incidete poi la pancia in tutta la lunghezza, apritele delicatamente e tirate via la lisca centrale. Dovrebbe venire via senza difficoltà, portandosi dietro tutte le lischette laterali. Ecco fatto, la prima l'avete già pulita! Mancano tutte le altre, ma si fa presto!

Questa è la pelle che è rimasta attaccata alla carta da forno!!

Per amalgamare bene i condimenti, io ho messo tutto in un frullatore: pane, prezzemolo, peperoncino, sale e pepe. Poi ho steso le saraghine sulla carta da forno e le ho cosparse con il pane profumato, aggiungendo sopra il sesamo (che in forno darà un che di croccante al vostro pesce). Io le ho lasciate riposare così per un'oretta, ma volendo potete infornare subito a 180° per 15 minuti.
Le ho servite con patate tagliate sottilissime e cotte in forno con sale e olio (così sono diventate belle croccanti).
E fu così che il trauma della lisca di saraghina venne superato dalla sottoscritta!!

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