La nostra passione (mania?!?!) per i mercati ci porta al mercato domenicale della cittadina di Saraguro dove, per l’occasione, scendono dai villagi montani circostanti i campesinos dell’etnia Saraguro vestiti con gli abiti tradizionali. Oggi tra i giovani il costume tipico non è così usato, ma sono nati dei comitati di salvaguardia delle tradizioni ancestrali di questi popoli e si sta sviluppando anche una rete di turismo comunitario che da a queste persone, che vivono di agricoltura, una nuova fonte di reddito.
Il ben venuto a Saraguro è dato da questa scultura:
Il mercato di Saraguro non è turistico, vi si trovano quasi unicamente generi alimentari e bestiame da cortile
Le donne, sul sagrato della chiesa, preparano ghirlande floreali per la messa.
I saraguro vestono di nero. Le donne indossano camice bianche o colorate adornate da “colli” di perline variopinte e collane, mantelli neri fermati da vistosi spilloni gonna lunga e plissettata. Gli uomini hanno i capelli lunghi raccolti in una coda o treccia, vestono un poncho nero e pantaloni neri e corti. Entrambi portano cappelli. Il più tipico è un cappello di feltro bianco a tesa larga con macchie nere nella parte inferiore.
Per l’occasione tutti con le scarpe pulite!!!