In questi giorni Air Pod è ospite all’European mobility week, che si svolge da oggi e fino al 22 settembre presso il terminal crociere del porto di Cagliari e presso il municipio di via Venezia a Quartu Sant’Elena. Air-Pod nasce da un progetto della francese MDI SA di cui la Air Mobility di Cagliari è licenziataria unica per l’Europa e verrà infatti prodotta – secondo quanto annunciato – entro l’anno negli stabilimenti, in fase di allestimento, a Bolotana (Nuoro) nella Sardegna centrale. Una soluzione low cost e anti-crisi: prezzi molto bassi, emissioni zero o molto limitate, con una velocità massima di 80 km/h e un’autonomia – si legge nella brochure di presentazione – pari a 120 chilometri con un ‘pieno’ con il propulsore da 7 kW mono energy (solo con l’aria compressa nel serbatoio) e 300 chilometri con il motore dual energy (che provvede al il riscaldamento dell’aria) ed un costo di 4 euro. La gamma Air-Pod si articolerà su quattro modelli: standard, con quattro posti e spazio per i bagagli, cargo, baby e golf.
Piccola, superecologica, e molto maneggevole (il raggio di sterzata è di 1,9 metri) la nuova mini auto ad aria compressa è riuscita ad entrare anche all’interno del Terminal crociere del porto di Cagliari, passando attraverso le porte scorrevoli per la presentazione ufficiale. Air-Pod potrebbe essere il futuro degli spostamenti in città.
La storia della Air-Pod e della MDI parte da lontano, esattamente nel 1991 quando l’ingegnere Guy Negre, con un passato nelle competizioni automobilistiche, fonda questa azienda dedicata ai motori ad inquinamento zero. Nel 2002 un prototipo della MiniCat ad aria compressa viene presentata al Salone di Parigi e nel 2009 al Salone di Ginevra viene esposta per la prima volta la Air-Pod, in una configurazione analoga a quella dell’auto presentata a Cagliari. E’ invece del 2007 la firma di un accordo tra MDI e l’indiana Tata Motors per una cooperazione riguardante lo sviluppo della tecnologia ad aria compressa e l’uso dei brevetti nel mercato indiano. “Sarebbe bello – ha detto il presidente dell’Autorità portuale, Piergiorgio Massidda – che il primo veicolo prodotto fosse regalato al Papa affinché magari la metta a disposizione di chi ne ha bisogno”. Innovazione, ma anche posti di lavoro: il primo turno di produzione dovrebbe contare su trenta addetti.
Ma, se le cose dovessero andare bene, i produttori sono pronti al raddoppio. “Il nostro porto – spiega Massidda – si conferma il luogo in cui possono incontrarsi tecnologia e innovazione; un anno fa ospitammo Guy Negre per l’anteprima nazionale della sua Air-Pod e adesso insieme a un gruppo di imprenditori sardi presenteremo il piano industriale della fabbrica di Bolotana. La Sardegna è pronta a diventare un apripista in Italia per le tecnologie eco sostenibili grazie al coraggio e la voglia di investire e rischiare dei nostri imprenditori”.
(ANSA)