L' autotrasporto sardo ha le ruote sgonfie e la retromarcia inserita.
In Sardegna, alla fine del 2014 il settore ha chiuso con 2.726 imprese registrate, che hanno dato lavoro a 6.554 addetti. Negli ultimi 5 anni chiuse 531 aziende, il 16,3% di tutto il comparto.
" Siamo in crisi come l'edilizia e il nostro "Piano Casa" potrebbe essere la Continuità Territoriale merci - afferma Giovanni Antonio Mellino, Presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna e VicePresidente Nazionale - ma che fine ha fatto? Non se ne parla più e pare dimenticata da tutti, anche dall'Unione Europea". " Il vero problema del comparto è che su questo si scaricano tutti i problemi delle imprese sarde - continua Mellino - perché se i consumi non riprendono, se l'edilizia non gira e i mezzi rimangono fermi".
La crisi dell' autotrasporto della Sardegna viene confermata dal dossier "Focus su trasporto combinato e Isole" realizzato dall' Ufficio Studi Nazionale di Confartigianato, che ha analizzato i dati del 9° Censimento ISTAT dell'Industria e dei Servizi e di Unioncamere-Infocamere.
Sulle oltre 2700 imprese sarde iscritte nell'Albo dell'Autotrasporto, quelle artigiane sono ben 1.931, ovvero il 70,8% di tutto il comparto. Ma anche qui il saldo degli ultimi 5 anni è pesantissimo: cancellato il 21,4% delle aziende.
Il giro d'affari rilevato all'inizio del 2013, era di 1miliardo569milioni di euro, per un valore aggiunto del 5,4% sul valore dell'economia regionale.
Il totale delle merci trasportate (dato riferito sempre al 2013), è stato di 16milioni823mila tonnellate, di cui oltre 2 milioni con mezzi "conto proprio" e ben 14.700 "conto terzi".
A livello provinciale a Cagliari le imprese registrate alla fine del 2014 sono 1.239 di cui 866 artigiane. In 5 anni ne sono state cancellate 208, ovvero il 14,4%.
A Nuoro sono 399 (di cui 295 artigiane): 117 sono state cancellate negli ultimi 5 anni ovvero il 22,7%. A Oristano sono 262 (202 artigiane) e le cancellate sono 36 ovvero (il 12,1%). A Sassari ci sono 826 (568 artigiane), cancellate 170 per un calo del 17,1%.
Sulla Continuità Territoriale, da anni Confartigianato Trasporti Sardegna si batte tentando di interloquire con le varie Giunte Regionali.
" Anche alla attuale ribadiamo i due punti fondamentali del progetto - riprende Mellino - i "costi di trasporto ", ovvero garantire che il costo economico stretto per il passaggio dalla Sardegna al Continente sia competitivo alla stessa maniera dell'equivalente tragitto su strada, e i "costi di opportunità di trasporto ", ovvero garantire una possibilità di trasporto in termini di opportunità di movimenti (parto quando ne ho bisogno) paragonabile al Continente". " Ricordiamo che - continua il Presidente - in questo senso la Regione ha la titolarità per legge di queste politiche e, di conseguenza, dovrebbe adottare strumenti coerenti e farli funzionare ".
Dal Presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna arrivano anche proposte concrete sulla crisi e richieste alla Politica sarda e nazionale.
" Per uscire dal tunnel in cui si trova il nostro comparto, e per la nostra condizione di insularità - continua Mellino - alla Politica Regionale chiediamo il diritto alla continuità territoriale delle imprese isolane, unito a una efficiente intermodalità regionale e a una modernizzazione del sistema viario ". " Dalla Politica Nazionale - c onclude il Presidente riallineamento dei costi sostenuti dagli autotrasportatori, partendo dall'abbattimento di tutte le voci di spesa che gravano eccessivamente sulle imprese".- invece vorremmo la sterilizzazione dei tempi di attesa agli imbarchi nel calcolo dei tempi di guida, individuando le modalità per il contenimento di costi generali, e il
Imprese dell'Autotrasporto al 31 dicembre 2014Responsabile Ufficio Stampa Confartigianato Imprese Sardegna
Federico Marini 07044891 3384868726