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Sardegna: crediti imprese verso PA, il parere dell’IDV

Creato il 25 marzo 2013 da Yellowflate @yellowflate

idv11INUTILE AGGRAVARE IL DEBITO PUBBLICO, MEGLIO LA CESSIONE ALLE BANCHE E LA COMPENSAZIONE CON I DEBITI ERARIALI E CONTRIBUTIVI

 «Finalmente lo Stato si è accorto che i debiti insoluti della pubblica amministrazione sono una delle principali cause della crisi economica che sta portando al fallimento di molte imprese e rappresentano uno dei principali ostacoli alla ripresa economica. Peccato che la soluzione adottata dal Governo uscente presuppone un consistente aumento del debito pubblico con il concreto rischio di peggiorare la nostra già disastrata economia». Lo afferma il deputato uscente dell’Italia dei valori Federico Palomba che circa un anno fa ha presentato alla Camera una proposta di legge elaborata in collaborazione con il Responsabile regionale per la fiscalità dell’Idv Franco Latti, per fronteggiare un fenomeno che negli anni ha assunto dimensioni enormi (il credito complessivo delle imprese nei confronti delle PP.AA. si aggira intorno ai 70-80 miliardi di euro).

La proposta Palomba prevede la possibilità, per gli imprenditori che vantano un credito verso lo Stato o un ente territoriale, di cederlo senza alcun onere aggiuntivo agli istituti di credito o poterlo portare in compensazione con i debiti verso l’Erario e i debiti contributivi della propria impresa. «Si continua ad annaspare per cercare una soluzione a questo gravissimo problema – spiega Palomba – ma crediamo che per evitare di aggravare ancora il bilancio statale che non dispone di tali somme si debbano trovare soluzioni alternative. Come la nostra proposta, che prevede l’anticipazione da parte delle banche di tali crediti, attestati da un certificato rilasciato dagli enti debitori (con modalità stabilite da un decreto del direttore dell’Agenzia delle Entrate) che attesti la liquidità e l’esigibilità del credito. La cessione dei crediti alle Banche – precisa Palomba – avverrebbe non “pro solvendo” ma “pro soluto”, in quanto i crediti sarebbero liquidi ed esigibili e la garanzia sarebbe prestata dagli enti creditori e attestata dal certificato da essi rilasciato, evitando ulteriori costi alle imprese, che risolverebbero così definitivamente i loro problemi di liquidità. Per venire incontro alle esigenze degli imprenditori – conclude  Palomba - la nostra proposta di legge oltre ad adottare la soluzione più vantaggiosa per le imprese, ovvero la cessione “pro soluto”, dispone anche la possibilità di compensazione totale tra crediti e debiti (imposte e contributi) da parte delle imprese creditrici. Ci auguriamo che il nuovo Governo possa prendere in considerazione il nostro contributo».
Nella proposta è prevista anche una norma finanziaria che prevede la copertura sui tributi per i giochi.


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