Nonostante le forti rimostranze delle scorse settimane da parte della Confederazione Nazionale Artigianato, l’ente Fiera di Cagliari ha deciso ieri sera di confermare la presenza alla 65^ edizione della Fiera Internazionale della Sardegna di spazi specificamente dedicati ad hobbisti, ossia a soggetti che producono e vendono beni, pur in assenza di iscrizione presso la Camera di Commercio e di un numero di Partita IVA.
Si ritiene questo fatto gravissimo e pregiudizievole – si legge in una nota della CNA di Cagliari-Medio Campidano, dell’Unione regionale CNA Artistico e Tradizionale e della Confartigianato provinciale di Cagliari – non solo per le imprese regolarmente iscritte alla CCIAA che parteciperanno alla manifestazione, ma anche per la stessa Fiera che da questo fatto non potrebbe che essere svalutata e svilita.
Spiace constatare che la pessima prassi di supportare chi non paga imposte e contributi sia sempre più diffusa anche tra le istituzioni o in contesti in cui le imprese dovrebbero essere tutelate e promosse. Quelle imprese che ogni giorno, con fatica, sostengono il sistema Paese. I numeri delle aziende che stanno fallendo e degli imprenditori che si stanno suicidando è allarmante – prosegue la nota – eppure gli enti preposti al sostegno della nostra economia persistono nel percorrere strade che vanno a discapito delle aziende.
Questa categoria di persone realizza i propri manufatti in ambienti dove le norme per la sicurezza, l’igiene e l’ambiente non devono essere necessariamente rispettate. Questo fatto oltre a consentire uno scarico di costi notevole, che invece alle imprese regolari non è concesso, potrebbe creare anche seri danni ai consumatori. Non sempre è chiaro infatti se tutte le produzioni poste in vendita dagli hobbisti, ancorché di carattere creativo e frutto dell’ingegno, siano proposte all’acquirente nel pieno rispetto delle norme.
Ci si trova nella paradossale condizione di dover rimarcare l’ovvio concetto che gli hobbisti – oltre a non contribuire dal punto di vista fiscale a mantenere alte le sorti dell’economia nazionale – creano una grave situazione di concorrenza sleale a danno delle imprese regolari. Questi soggetti sconosciuti all’Amministrazione finanziaria, a quella contributiva e alla Camera di Commercio, realizzano oggetti e prodotti che, proprio perché non gravati da costi indiretti, possono essere proposti a prezzi straordinariamente più competitivi. In un Paese in cui il carico fiscale è diventato così pesante da impedire la sopravvivenza delle aziende – concludono la CNA di Cagliari-Medio Campidano, l’Unione regionale CNA Artistico e Tradizionale e la Confartigianato provinciale di Cagliari - un’azione come quella che qui oggi denunciamo appare ancor più inaccettabile.