Una importantissima testimonianza architettonica della storia sarda dà segni di cedimento. Stiamo parlando della torre di Scala ‘e Sali di San Vero Milis che sta crollando. L’erosione costiera costante e le recenti piogge rischiano di far precipitare l’antica torre che ora è al centro di un importante intervento di recupero conservativo. Tale recupero comprende complessivamente nove torri costiere e rientra nell’ambito degli accordi di Programma Quadro.
La torre di Scala ‘e Sali fu edificata ad opera degli spagnoli, nel seicento, su una falesia di Capo Mannu; quest’area è soggetta però a frequenti mareggiate e all’erosione dovuta a forti venti che stanno determinando un progressivo cedimento strutturale della torre stessa. L’antica sentinella edificata completamente in arenaria è costituita da un cilindro a cui è stato sovrapposto un tronco di cono.
Da lunedì la Conservatoria delle coste darà inizio a studi approfonditi ed innovativi sulla struttura della torre di San Vero Milis per specificare come è stata realizzata e con quale tipologia di materiali; il passo successivo riguarderà l’arretramento di circa 20 metri di questa sentinella costiera per evitare che precipiti nel mare oristanese.
Il territorio costiero della Sardegna è fortemente caratterizzata dalla presenza di torri di avvistamento, spesso però in stato di abbandono e in cattivo stato di conservazione. Recentemente, la Regione Sardegna ha stabilito di intervenire per restaurare quelle più compromesse come quella di Scala ‘e Sali.