E’ successo tantissime volte di emozionarmi in palcoscenico ed in particolare durante l’esecuzione dell’Inno di Mameli. Ieri però l’emozione era doppia al concerto dedicato a tutti quei conterranei che hanno perso tutto a causa di un alluvione. Ieri, al Teatro Lirico di Cagliari eravamo tutti uniti in un unico scopo, aiutare proprio questi sardi che in un giorno qualunque hanno perduto i loro cari, ma anche la loro casa, i loro beni, la loro storia.L’onda di fango e detriti ha spazzato via tutto in poche ore.
La solidarietà dei sardi è stata grande. Mobilitazione di volontari da ogni parte dell’isola ma anche dal resto dell’italia per cercare di ridare a ai miei conterranei sfortunati una vita normale. Lo ha descritto bene, con pochi tratti l’artista Simone Zambelli (vedi intervista)
Ieri la serata ha riunito diversi artisti che rappresentano la nostra cultura nel mondo.
Oltre alla parte classica eseguita dal coro e dall’orchestra, ho trattenuto l’emozione nell’ascoltare le preghiere cantate da Elena Ledda e Simonetta Soro accompagnate alle chitarre da Mauro Palmas, Silvano Lobina.
I Tenores di Bitti, che ho potuto ascoltare per la prima volta dal vivo, hanno cantato le voci millenarie della mia terra, (Bitti è uno dei paesi maggiormente colpiti dalla disgrazia ed è proprio di Bitti il disperso di cui non si ha ancora nessuna notizie) così pure il cantante Piero Marras. Ma tanti altri hanno dato il loro contributo gspontaneamente come le voci solistiche del teatro : il soprano Lucia Dessanti, il mezzosoprano Caterina D’Angelo, i baritoni Alessandro Senes e Alessandro Porcu, il basso Alessandro Frabotta, il tenore Enrico Zara . Un grazie particolare al tenore Francesco Anile che ha prolungato la sua trasferta a Cagliari dopo il suo impegno nei Pagliacci proprio per questo evento. Ed è da quest’opera che ci ha regalato ieri un’emozionate “Vesti La giubba”, accompagnato dall’orchestra del Lirico diretta dal maestro Marcello Mottadelli il quale ha diretto un’orchestra motivata regalandoci una ricchezza di suoni e sfumature soprattutto nel intermezzo dell’opera pucciniana le Villi.
La serata, in diretta sulla emittente Videolina e in streaming su internet, è stata condotta in maniera scorrevole ed essenziale dal giornalista Giacomo Serreli il quale ha accompagnato il pubblico anche alla visione dei diversi servizi video che andavano in onda tra un artista e l’altro, mostrando la gravità della situazione in Sardegna.