«Tutto ciò in aperta, incomprensibile controtendenza ad una recrudescenza criminale sempre più aspra, che non può non esser ricondotta anche all’atteggiamento sempre più passivo e arrendevole delle istituzioni. In tempi nei quali si dovrebbero garantire maggiori mezzi alle forze dell’ordine, per rafforzare l’azione di contrasto alla criminalità, si arriva, invece, a fornire sempre minori strumenti a chi è chiamato in prima linea a combatterla. Appare quindi legittimo interrogarsi su quale siano le reali finalità, ma anche competenze, di chi arriva a concepire simili mostruosità giustificandole con la necessità di contenimento della spesa; quando è, invece, sotto gli occhi di tutto il popolo italiano, il quotidiano assurdo spreco di soldi pubblici per garantire inaudite prebende a una ristretta cerchia, ben individuata, di personaggi e mantenere immani e ingiustificabili sprechi, sempre a spese del cittadino/contribuente».
«Il Cobar sardegna esprime tutta la sua più profonda vicinanza a quelle comunità tra cui quella di Ozieri che rischia di dover patire a sue spese le conseguenze dei dissennati progetti di questa classe politica e si batterà con ogni mezzo consentito affinchè venga scongiurata il paventato allentamento del dispositivo di sicurezza e prevenzione sull’isola».
«Sebbene la cronaca degli ultimi giorni abbia riportato allarmanti episodi verificatisi in Sardegna, quali attentati dinamitardi e rapine a porta valori in stile hollywoodiano, solo in parte mitigate dai brillanti risultati conseguiti in attività di contrasto nella lotta agli stupefacenti, non passa giorno che la rappresentanza militare debba apprendere, degli assurdi, inconcepibili progetti di questo governo che, adducendo sempre il pretesto delle inderogabili esigenze di bilancio, intenderebbe arrivare persino a ridurre i presidi delle ff.pp. anche sul territorio isolano proponendo la chiusura adirittura della compagnia di Ozieri (SS)».