Nel blog ho le due versioni delle "sardi a beccaficu", la prima versione è cotta in forno, mentre nella seconda sono fritte.Entrambe le ricette sono molto saporite e gustose...infatti se vi dovessi consigliare una della due, vi direi di provare la prima ma anche la seconda.Ma perché "alla beccafico" ?Il nome del piatto deriva dal beccafico, un uccello che si nutre di fichi. In passato i nobili siciliani li consumavano, dopo averli cacciati, farciti delle loro stesse viscere e interiora. Il piatto era gustoso ma inavvicinabile al popolo in quanto bene di lusso.I popolani palermitani ripiegarono quindi sulle materie prime che potevano permettersi ovvero le sarde. Per imitare il ripieno d'interiora si pensò di utilizzare la mollica di pane, i pinoli e poco altro.(da wikipedia)
ingredienti
800 grammi di sarde freschissime120 grammi di pane grattugiato50 grammi di pinoli50 grammi di pecorino grattugiatouna manciata di prezzemolo
farina bianca
3 uovo
aglio
aceto di vino biancoalloro
olio di semi di arachidisale e pepe
preparazione
Pulite le sardine,aprendole a metà dal lato del ventre, a libro , eliminando la lisca centrale e la testa ; lavatele e asciugatele su un foglio di carta assorbente.
Disponeteli in un recipiente,non di alluminio,copritele di aceto di aceto e tenerli nella marinata per almeno un paio di ore.
Mettete in un piatto il pecorino grattugiato, il trito di prezzemolo pinoli e aglio, un uovo e amalgamate bene.
In una ciotola sbattete le uova,salatele e pepatele leggermente; scolate le sarde dalla marinata di aceto, asciugatele con la carta da cucina.
Ora prendete una sarda, cospargetela abbondantemente di trito,precedentemente preparato, copritela a "panino" con un'altra sarda, passatela nella farina quindi nell'uovo sbattuto ed infine nel pane grattugiato.
Friggetele in abbondante olio bollente, quindi scolatele e servitele belle calde.