“Sarei morto se avessero tradito un mio amico” Sirius Black

Da Chiara Lorenzetti

Uno dei personaggi che più ho amato nella saga di Harry Potter è Sirius Black.
Padrino di Harry, profondo e fedele amico dei suoi genitori, è figura presente e viva, sebbene reietto, sempre in fuga, costretto dalle maldicenze a vivere nella solitudine, nascosto a tutti, maggiormente al Ministero della Magia. Il suo amore per Harry, la fedeltà alla promessa fatta, lo portano a non lasciarlo mai solo: incarna il vero amico, la solida figura della famiglia, il rifugio, colui che non scappa di fronte alle difficoltà ed è proprio per questo che lo amo.

Harry Potter è una delle saghe più affascinanti della mia biblioteca. Parte come un racconto per ragazzi, lo stile è leggero così come le vicende che accadono ai personaggi. Ma nel dispiegarsi della loro vita e quindi dei libri, lo scrivere cambia, diventa adulto e così le prove a cui vengono sottoposti; i loro sentimenti evolvono, si aggiungono nuovi personaggi, nuove sfide, nuove conoscenze.

La storia è geniale, ogni libro ha una vita a sé ma è al contempo correlato agli altri libri, i personaggi crescono, cambiano nei sette anni della loro vita, rafforzano i valori in cui credono, le amicizie che contano.
Innamorarsi di un libro si può? Della sua storia, fino ad aver necessità di rileggerlo?
Certo che si può! J.K.Rowling ha scritto un grande capolavoro, una storia senza tempo, che punta le sue radici nei colpi di scena, nelle figure fantastiche, nella figura del buono oppresso dal cattivo, nelle grandi figure di riferimento, i valori saldi ma fragili. Uno dei suoi pregi è la quotidianità ripetuta che si ritrova in ogni libro, quel ripetersi che da sicurezza, un sentirsi a casa.
Nessuna delle figure raccontate dalla Rowling è perfetta, ognuna porta con sé forza e coraggio, fedeltà e gloria insieme al fallimento e all’indecisione, agli errori; per questo tutti, pur essendo maghi, compreso Albus Silente, il più potente, diventano umani.

Sette libri, otto film, se non avete impegni per le vacanze, io un suggerimento ve l’ho dato.

Chiara