Sarti antonio…questurino

Creato il 23 agosto 2010 da Speradisole

In vacanza si legge

Mi piace moltissimo lo scrittore di noir Loriano Macchiavelli, quello che ha inventato il personaggio di Sarti Antonio,  il questurino bolognese a caccia di delinquenti. Lo scrittore, nato a Vergato (BO), vive a Bologna, è uno dei fondatori del noir italiano. Il suo modo di scrivere rispecchia il modo di parlare dei bolognesi veri, da tre quattro generazioni.

I suoi libri, ogni tanto, vengono ristampati, fortunatamente. Mi piace farne la raccolta e spesso, pur conoscendo le trame, mi piace rileggerli, per trovarvi le espressioni linguistiche dei miei nonni.

Di recente ho acquistato il libro: Sarti Antonio: un diavolo per capello. Uscito per la prima volta nel 1974.

Ne propongo solo la prima pagina, per capire come scrive Macchiavelli:

“La primavera, iniziata male in tutti i sensi, si è poi messa al bello e continua sotto buona stella. Dopo i fatti che hanno svegliato tutta la città, le cose si sono calmate: gli studenti hanno deciso di stare tranquilli e di fare il punto della situazione, il tempo fa il suo dovere e Raimondi Cesare, ispettore capo, è troppo occupato a cercare indizi contro gli “autonomi”, per rompere.

Sarti Antonio, sergente, gode ottima salute e il periodo di calma. Sull’auto ventotto, naturalmente, a fianco di Felice Cantoni, agente. I viaggi dell’auto civetta sono diventati un tranquillo modo di fare turismo in città e dintorni.

Le polemiche fra gli intellettuali locali e i “nuovi filosofi”, uniti nella lotta contro il signor sindaco, preoccupano solo gli intellettuali locali, i “nuovi filosofi” e il signor sindaco, senza turbare l’ordine pubblico. Il che è una bella cosa.

Ma non durerà in eterno, lo so io e lo sa Sarti Antonio, e ci sto pensando seriamente mentre l’auto ventotto rotola sulla statale verso Pianoro, costeggiando un fiume già morto.

Sarti Antonio sfoglia un giornale che poi getterà dal finestrino. Infatti: – Quante balle.”

Felice Cantoni ferma l’auto ventotto al lato della strada, scende e torna indietro a piedi per recuperare dei fogli che il vento ha già sparso sull’asfalto. Protesta: – Perché non butti via il tuo? Se non porto il giornale a casa, mia moglie non apre la porta. Che razza di modi sono? – Saltella dietro la cronaca di Bologna, e un motociclista lo evita per un pelo e urla un paio di sacramenti che non tengono conto dell’autorità di un questurino”.

Buona lettura…. Se vi capita.

Con questo libro, Loriano Macchiavelli ha vinto la prima edizione del premio Tedeschi che ancora oggi assegna annualmente a un romanzo giallo d’autore italiano, durante il Noir in Fest, a Courmayeur.

Assieme a Francesco Guccini, Loriano Macchiavelli, ha scritto anche una serie di romanzi molto belli, di gradevole lettura e di grande compagnia. Il personaggio principale attorno al quale si svolgono le storie è un maresciallo della Benemerita, Santovito. L’ambiente è l’appennino bolognese.



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